Rassegna Stampa Bianconera

news e interviste

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  1. juventinuaccanitu
     
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    Tiago: Io resto


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    Tiago: "Resto per aiutare la Juve a vincere la Champions ma non solo"

    L'ottima prestazione al "Massimino" di Catania ha ormai certificato il pieno recupero di Tiago Cardoso Mendes, che dopo aver sconfitto timidezza, diffidenze, infortuni e febbre da cavallo, è tornato prepotentemente protagonista nel centrocampo bianconero. Domenica sarà lui uno dei punti fermi contro la Sampdoria, vista la probabile defezione di Sissoko ed il precario stato di forma di Poulsen e Marchisio. Riecco, dunque, "la lavatrice", ovvero colui che ripulisce i palloni sporchi per cederli lindi ai compagni. Dopo un anno di delusioni, ha invertito la rotta, dimostrando di avere carattere. Aveva preannunciato il suo addio a gennaio, se le cose per lui non fossero cambiate. Invece una volta rotto il ghiaccio ha scelto di cuore e di orgoglio: "Resto per aiutare la Juve a vincere la Champions - ha dichiarato alla tv Rtp -. Voglio recuperare spazio e continuare a essere chiamato da Queiroz. Ho passato un anno complicato. Ora invece le cose stanno migliorando e ne approfitterò per lavorare e per non tornare più indietro". La promessa lanciata.
    Speriamo di fare bene pure in campionato, ma La serie A è lunga.


    Secco sarà ancora ds. La Juve gli rinnova l'incarico


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    Il dirigente bianconero: «Continuarò ad impegnarmi per costruire una squadra competitiva e in grado di regalare grandi soddisfazioni a tutti gli juventini». Blanc: «Ha dimostrato le sue doti di manager»
    TORINO, 12 febbraio - Alessio Secco confermato direttore sportivo della Juventus. Lo annuncia la stessa società bianconera con un comunicato sul proprio sito. «La Juventus- in anticipo rispetto alla scadenza prevista - ha rinnovato per altri due anni ad Alessio Secco l'incarico di direttore sportivo, che ricopre dal giugno 2006». Dopo oltre due anni e mezzo alla guida della direzione Sportiva, l'amministratore delegato Jean-Claude Blanc ha confermato la fiducia al dirigente: «In questo periodo- ha dichiarato Blanc- Alessio Secco ha dimostrato le sue doti di manager, gestendo con professionalità le attività della direzione Sportiva. Il consolidamento del suo impegno con la Juventus contribuisce a dare stabilità al progetto sportivo al quale stiamo lavorando».

    GLI OBIETTIVI - Secco, eletto pochi giorni fa vicepresidente dell'Associazione italiana direttori sportivi, ha commentato con queste parole: «La fiducia della società è il riconoscimento del lavoro che ho condiviso con il mio staff per riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano e internazionale. Non posso che garantire di continuare a impegnarmi per costruire una squadra competitiva e in grado di regalare grandi soddisfazioni a tutti gli juventini».
     
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  2. juventinuaccanitu
     
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    De Ceglie torna a casa, 'Momo' salta la Samp
    Dimesso il giovane terzino bianconero, mentre il centrocampista non recupera dal problema al piede

    TORINO - E' stato dimesso oggi dalla clinica 'Fornaca' di Torino il difensore Paolo De Ceglie. Il terzino sinistro della Juventus era stato ricoverato per uno scontro durante la partita di Coppa Italia con il Napoli per un pneumotorace. La prossima settimana verrà sottoposto ad altri controlli e poi inizieranno 30 giorni di riabilitazione prima del ritorno completo all'attività. Procede, invece, a grandi passi il recupero di Giorgio Chiellini. Il difensore è ormai prossimo al rientro in campo. La brutta notizia per Claudio Ranieri arriva da Mohamed Sissoko. Il centrocampista maliano non ha recuperato dalla distorsione al piede e dovrà saltare la sfida di domenica contro la Sampdoria.

     
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  3. juventinuaccanitu
     
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    Ranieri: Inter-Milan?? Non mi importa!

    Ranieri: A me Del Risultato di Domani Sera Non mi importa, IO GUARDO LA JUVE.

    Difficile capire se si tratti di scaramanzia o pretattica, l'unica certezza è che Claudio Ranieri sarà uno dei pochi italiani che domenica sera non guarderà il derby di Milano in tv. Il tecnico bianconero non si aspetta regali da rossoneri o nerazzurri, pensa soltanto a battere la Sampdoria (senza Trezeguet fermo per un affaticamento) e si concentra sul futuro immediato della sua Juventus.
    DERBY - "Non guarderò il derby, facciano quello che vogliono. Sono positivo e girerò a mio favore il risultato di Milano qualunque esso sia, noi pensiamo soltanto a fare 3 punti importanti contro la Sampdoria. Dobbiamo continuare a giocare con entusiasmo e voglia di fare bene".
    SAMPDORIA - "Occhio a Cassano e Pazzini. Il primo lo conosciamo, sta facendo un ottimo campionato ed è in grado di mettere in mezzo dei palloni molto pericolosi per il secondo. E proprio Pazzini è un attaccante in forma e forte di testa; ha trovato poco spazio a Firenze e ora ha voglia di rifarsi".
    FORMAZIONE - "Trezeguet non è stato convocato per un affaticamento muscolare accusato dopo la partitella contro il Chisola. Abbiamo deciso insieme ai medici di farlo riposare, non andiamo a cercare problemi. Legrottaglie ha un po'di mal di schiena, è tornato dalla Nazionale non al 100% e per capire se giocherà o meno dovrò prima parlare con lui. L'amichevole col Brasile è stata utile per Camoranesi: aveva bisogno di mettere minuti nelle gambe".

     
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  4. juventinuaccanitu
     
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    Ranieri: «Un pari che non ci voleva. Ma che sfortuna!»
    Il tecnico bianconero: «Oggi non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Scudetto? Vediamo come andrà a finire il derby»

    TORINO, 15 febbraio - Ranieri lo ammette senza mezzi termini: il pari di Torino avrà ripercussioni sulla corsa allo scudetto. E' inevitabile. In caso di successo di Mourinho, l'Inter prenderebbe il largo. «Oggi non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi», ha detto il tecnico bianconero a Sky. «E' stata una partita stregata quella di oggi. Quando costruisci così tanto e non fai gol rischi alla fine di perdere la partita. Buon per noi che siamo riusciti a pareggiare. Queste sono le classiche sfide che prima domini e alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche in mano». Juve sfortunata ma anche Samp molto concentrata: «Ha giocato bene ma noi ci abbiamo messo del nostro. Le assenze? Non mi aggrappo a questo», ha detto Ranieri. «I miei ragazzi oggi hanno fatto una gran gara, non posso rimproverargli nulla».

    GIOVINCO - L'ingresso di Giovinco ha cambiato il corso del match, regalando più creatività e imprevedibilità all'attacco bianconero: «E' stato bravissimo, e ha dato un grande contributo». L'1-1 rischia di pesare come un macigno sul cammino bianconero: «E' un pari che pesa, non posso negarlo», ha detto sinceramente il tecnico della Juve. «Perchè noi dobbiamo vincere sempre e sperare che gli altri rallentino. Ora si entra nel momento clou della stagione visto che torna la Champions e se qualcuno lascia qualcosa in campionato noi dobbiamo essere bravi ad approfittarne».

    MOMENTO NERO - Si può parlare di momento nero per la Juve? «Noi non siamo una squadra che se gioca all'80% vince la partita, noi dobbiamo dare sempre il 100% e sperare di prendere i tre punti. Ci sono momenti d'oro dove ti basta poco per far gol e altre volte che le giocate ti vengono male o non ti vengono proprio. Oggi era una di quelle ma la squadra ha reagito, ha creato, ha avuto tante occasioni, ha lottato. La Juve c'è e continua a combattere e questa è la cosa più importante».

    CHELSEA - Il Chelsea ha cambiato allenatore: «Sapevo che Hiddink, ct della Russia, prima o poi sarebbe finito sulla panchina dei Blues. Non mi aspettavo l'addio prematuro di Scolari perchè è un grande allenatore».

    CASSANO - Capitolo finale su Cassano: «Sta facendo un ottimo campionato. Nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità. Cassano o Diego? Con Diego si dovrebbe cambiare il sistema di gioco, con Cassano seconda punta invece hai più chance di far gol. Al momento posso contare su quattro attaccanti fortissimi, se poi la società me ne vuole regalare un altro...».



    Giovinco: «Forse siamo più adatti alla Champions»

    Il fantasista recrimina: «Juve hai letto male molti cross»

    TORINO, 15 febbraio - Seba Giovinco non sa spiegarsi perché. Perché sia andata ancora una volta così. Ha solo un ricordo amaro, come la bocca lasciata da questo 1-1 con la Sampdoria. E l'assist ad Amauri non fa effetto, nel dopo gara. Eccolo a Juve Channel: «E' stata la stessa gara vissuta col Catania all'andata: pali e occasioni, e invece niente niente gol vittoria. Non so cosa pensare, non riesco a capire. Forse dovevamo essere un po' più attenti a leggere i cross che spiovevano in mezzo, si poteva segnare qualche gol in più, questo sì».

    DA CHAMPIONS - Non si arrende nessuno, ma il retopensiero juventino è svelato - forse - da Giovinco: «Penso che la Juve sia più adatta alla Champions, forse è più adatta a noi una sfida secca come quella che viene contro il Chelsea. Ranieri mi ha chiesto di prendere il posto e i movimenti di Nedved all'ala, io l'ho fatto. Stavolta, qualcuno dice, che non sono stato leggerino? Magari quando non andrò bene lo ridiranno anche dopo aver sradicato qualche pallone dai piedi degli avversari».

    TROPPO ALTRUISTA - Giovinco pensa anche un po' a sè, visto che deve meritarsi la conferma a giugno. «Un po' sfacciato lo sono, ma forse devo esserlo ancora di più. Io so che non è facile giocare in un club come la Juve, a volte sono altruista e forse devo essere un po' più egoista. Giocando con meno continuità è più difficile, ma con più continuità ho fiducia di migliorare anche questo aspetto».



    Amauri: «Juve sfortunata»

    L'attaccante: «Ci abbiamo provato in tutti i modi. Per lo scudetto non è finita»
    TORINO, 15 febbraio - «Oggi siamo stati sfortunati ma forse ci è mancata anche un po' di cattiveria». Fa autocritica Amauri al termine del match pareggiato dalla Juve contro la Samp. Una partita da vincere per restare in scia dell'Inter capolista, impegnata stasera nel posticipo contro il Milan. Un'occasione mancta per sfruttare un eventuale scivolone di Mourinho. «Abbiamo preso pali e traverse. Il loro portiere ha fatto miracoli», ha proseguito Amauri. «Le recriminazioni non mancano ma noi abbiamo provato a vincere in tutti i modi, ce l'abbiamo messa tutta. Corsa allo scudetto pregiudicata? No, ci sono ancora tante partite, vediamo come va il derby di stasera. Noi abbiamo il dovere di crederci». L'unica consolazione è stata il ritorno al gol. «Sì, mi mancava molto e per un attaccante è determinante far gol. Per questo sono molto contento», ha chiosato il brasiliano.
     
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  5. M.Cardacio
     
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    CITAZIONE (juventinuaccanitu @ 15/2/2009, 18:06)
    TORINO, 16 febbraio - Seba Giovinco non sa spiegarsi perché....

    Juventinu, sei talmente avanti che hai già i giornali di domani image
     
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  6. juventinuaccanitu
     
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    hanno sbagliato quelli di Tuttosport ahah :lol:
     
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  7. M.Cardacio
     
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    Immaginavo... :P
     
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  8. juventinuaccanitu
     
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    Cobolli: «Credo nei grandi recuperi»



    Ai microfoni di radio “Anch’io Lo Sport”, Giovanni Cobolli Gigli non getta la spugna. Nonostante il pareggio casalingo con la Samp e la vittoria dell’Inter nel derby milanese, il presidente lascia aperta la porta della speranza, basandosi anche sulla storia, che spesso ha raccontato grandi rimonte: «Penso che l'Inter abbia fatto un grande passo avanti, ma nulla è chiuso. È chiaro che sta dimostrando di essere la portaerei come l'ho sempre definita, ma la speranza c'é sempre. Le altre squadre in corsa, Juve compresa, devono vincerle le partite. L'Inter è molto strutturata, ha tanti pezzi di pregio, si può permettere il lusso di andare avanti con tutti gli impegni, ma la vera prova della verità comincia la settimana prossima, quando si giocherà ogni tre giorni: da lì grandi conferme, o anche delusioni, e allora può succedere ancora tutto. Il campionato non è perso, e la storia dimostra che sono possibili anche grandi recuperi».

    Cobolli crede nella sua Juventus e gli piace la mentalità con cui i giocatori affrontano le gare: «Contro la Samp ho visto i giocatori, sia gli anziani sia i giovani, determinati a trovare prima il pareggio poi la vittoria. In generale, il giudizio fino a qui è positivo, ma è sospeso perché voglio vedere cosa succederà alla fine in tutte le competizioni. Se riuscissimo ad andare avanti in Coppa Italia e Champions, dimostrando di poter fare bene con il Chelsea, allora il giudizio sarebbe ancora più positivo. Quest’ultima sarà una prova importantissima, tutto è nelle mani dei nostri giocatori. Non sarà la partita più importante, ma di certo è una delle più importanti dell'anno».

    Scontata la domanda sul mercato, alla quale il presidente bianconero risponde confermando che si continuerà a puntare sui giovani che «stanno rispondendo in maniera veramente buona. Sono un corpo importante all'interno della squadra e dovranno sostituire i più anziani», ma conferma che si sta pensando a «un paio di innesti importanti per innalzare il livello, che daranno classe alla squadra, pensando anche che Nedved, che ha giocato ieri come un ragazzino, il prossimo anno potrebbe anche non voler giocare tutte le gare». Tra i nomi c'é anche quello di Antonio Cassano, che Cobolli definisce «un ragazzo che sta diventando uomo. È divertente ed è un ottimo giocatore. Secco ha parlato di chi si potrebbe prendere a giugno, quello di Cassano è un nome sul quale stiamo ragionando». La chiusura è un elogio dell’allenatore: «Sono molto soddisfatto di Ranieri – afferma Cobolli -siamo secondi in classifica, ha preso la squadra lo scorso anno e ha migliorato: ha un contratto con noi che vogliamo rispettare».
     
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  9. liomessi
     
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    Juve, Ranieri recupera Trezeguet
    In gruppo anche Sissoko e Chiellini

    Ranieri prima dell'allenamento ha tenuto la squadra a rapporto per mezz'ora. Un faccia a faccia per fare quadrato e ripartire. Già da Palermo, dove tornerà a disposizione Iaquinta, al rientro dalla squalifica, e forse anche Trezeguet, che è tornato in gruppo assieme a Sissoko e Chiellini. Come i lungodegenti Zebina, Knezevic e Salihamidzic, che hanno lavorato coi compagni e disputato la partitella finale. In permesso Buffon.

    La tavola è apparecchiata. Bisogna solo cominciare a mangiare. Una portata alla volta, partendo dall'antipasto. Si comincia sabato sera a Palermo, la squadra che all'andata consegnò alla Juve la prima sconfitta in campionato. Poi dritti verso Londra, dove la truppa di Ranieri incontrerà il Chelsea nella partita d'andata degli ottavi di finale di Champions. Una portata da gustare tutta di un fiato prima del ritorno in Italia, dove i bianconeri saranno impegnati col Napoli in campionato prima di incrociare i guantoni con la Lazio nella semifinale di Coppa Italia.

    Un match che precede di pochi giorni il derby col Torino e il ritorno di Champions col Chelsea. Una vera e propria maratona, al termine della quale si saprà molto, se non tutto, sul futuro della Juve. Che domenica è stata fermata sull'1-1 dalla Sampdoria, e sabato sera sarà impegnata in Sicilia col Palermo.
     
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  10. pirlo81
     
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    PAVEL NEDVED ha detto che a fine stagione smettera' col calcio giocato...
     
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  11. juventinuaccanitu
     
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    Champions League - La Juventus c'è, ma Drogba la punisce

    A Stamford Bridge, il Chelsea batte 1-0 i bianconeri nell'andata degli ottavi di Champions League. Decide una rete dell'attaccante ivoriano anche se i bianconeri sfiorano il pareggio in più occasioni
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    Alla Juventus non riesce l'impresa di salvare la faccia all'Italia al termine della due giorni delle gare d'andata degli ottavi di Champions League (dopo il pareggio dell'Inter col Manchester e la sconfitta della Roma in casa dell'Arsenal). Allo Stamford Bridge di Londra, infatti, il Chelsea batte 1-0 i bianconeri al termine di una gara equilibrata decisa da una zampata di Didier Drogba.

    Grande accoglienza del pubblico inglese per Claudio Ranieri, ma i giocatori di Hiddink non riservano lo stesso trattamento a Del Piero e compagni che nei primi 15 minuti subiscono il gioco dei Blues che sfiorano il gol più volte. Dopo 4 minuti Kalou scalda i guantoni di Buffon con un sinistro velenoso dal limite, mentre 240 secondi dopo è Drogba a sfiorare il colpo grosso con un colpo di testa da pochi passi dalla linea di porta sul perfetto suggerimento di Bosingwa. La difesa bianconera soffre terribilmente sulle palle alte e fatica a uscire dalla propria area di rigore. Così, al 12' il Chelsea passa: Kalou recupera palla e serve nel corridoio Drogba che controlla in area - anticipa anche Terry - e fredda Buffon con un preciso destro. Vantaggio meritato per la squadra inglese, e prestazione maiuscola di Drogba che tiene in costante affanno la retroguardia di Ranieri. Sempre più difficile, dunque, capire perchè Scolari si ostinasse a relegare in panchina il fenomeno ivoriano che al 16' sfiora la doppietta con un altro colpo di testa che termina fuori di poco.

    La Juve sembra non avere le forze per reagire, ma al 22' arriva lo scossone che probabilmente cambia l'inerzia del match. Tiago libera in area Del Piero che incrocia di destro sul secondo palo ma Cech vola e riesce a deviare in angolo: sul successivo corner, Amauri colpisce di testa completamente da solo ma sbaglia incredibilmente mira. La Juve prende coraggio, mentre il Chelsea decide di alzare il piede dall'acceleratore. La squadra di Hiddink, infatti, non riesce più a schiacciare gli avversari, con Nedved che al 42' scalda Cech con un destro senza pretese dal limite.

    La ripresa è decisamente meno divertente, con le due squadre che preferiscono non sbilanciarsi: grande equilibrio in campo e grande paura di sbagliare da una parte e dall'altra. Al 52', Ranieri perde per infortunio (l'ennesimo) Camoranesi, sostituito da un Marchionni che porta un po' di freschezza alla manovra bianonera. E' suo, infatti, il sinistro che sorvola di poco la traversa al 62', mentre tre minuti prima Cech aveva chiuso in tre tempi su Amauri con il bomber bianconero che reclamava un calcio di rigore per la maldestra uscita del portiere del Chelsea. Il match non si accende, Del Piero e Amauri non riescono a sfondare il muro inglese mentre dall'altra parte Drogba esaurisce la benzina. A cinque minuti dal novantesimo, Anelka sfiora il palo alla destra di Buffon con un missile dai 30 metri (87'), mentre in pieno recupero è Nedved a far urlare al gol ai tifosi bianconeri accorsi a Londra con un sinistro (leggermente deviato da Alex) che esce alla sinistra del palo di Cech di un respiro.

    E' l'ultima emozione di un match tattico (anche troppo), combattuto e che il Chelsea si è aggiudicato grazie ai primi 20 minuti giocati alla grandissima; la Juve, però, ha saputo reagire sfiorando più volte il pareggio e nonostante il risultato non sorrida alla squadra di Ranieri, a Torino tra due settimane la Vecchia Signora ha tutte le carte in regolaaper strappare il pass per i quarti di finale.

    Peccato,1-0 è il peggior punteggio che ci poteva capitare,cmq ci vediamo a Torino
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    Serie A - Blasi aiuta Marchisio: Juve di misura

    I bianconeri superano 1-0 all'Olimpico il Napoli di Edy Reja. Decide la partita, complice un'evidente deviazione di Blasi, il gol di Marchisio al 44' del primo tempo. Juve momentaneamente a -6 dall'Inter capolista

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    La Juve soffre, ma alla fine vince una partita importantissima contro un Napoli, in trasferta, comunque più vivo del solito. Quella partenopea, all'ottava sconfitta consecutiva lontano dal San Paolo, è sembrata una squadra in via di guarigione. Reja manda in panchina Maggio e dà fiducia a Montervino con Denis che affianca Lavezzi in attacco. Turnover in casa Juve dove, a centrocampo, in cabina di regia con Poulsen c'è Marchisio, mentre largo a sinistra trova spazio Giovinco con Nedved che non va nemmeno in panchina. In attacco, come ai vecchi tempi, Del Piero-Trezeguet.

    Del Piero manda il primo segnale della partita, ma il suo sinistro a giro dal limite dell'area si spegne alto sopra la traversa. Al 15' occasionissima per la Juve: Marchionni scappa via sulla destra, palla per Trezeguet che, da due passi, è fermato dal miracolo di Navarro. Il pallone termina sui piedi di Giovinco che, tutto solo e a porta vuota, manda incredibilmente alto sopra la traversa. Il Napoli prova a reagire e Buffon, al 38', è chiamato alla parata salva-risultato su Hamsik: lo scavetto dello slovacco avrebbe beffato chiunque, non il portiere della Juventus che rimane in piedi fino all'ultimo e chiude in calcio d'angolo. A un minuto dall'intervallo, il gol che decide la partita: Poulsen scarica per Marchisio al limite dell'area. Il giovane centrocampista cerca il destro potente, ne esce un tiro debole che però viene deviato in maniera decisiva da Blasi. Palla in rete con la Juve che va a riposo sul minimo vantaggio. Per Marchisio, dopo la rete contro la Fiorentina, si tratta del secondo gol in campionato.

    Il Napoli torna in campo con la novità Datolo in luogo di Montervino, mentre Ranieri, nel corso del secondo tempo, richiama Del Piero per far posto ad Amauri. Hamsik chiama ancora Buffon all'appello con un sinistro volante dal limite dell'area: il portiere della Nazionale risponde "presente". Trezeguet, piuttosto opaca la sua prova, cerca il sinistro da posizione defilata al 77': Contini lo chiude in angolo. Al minuto 88, episodio dubbio in area bianconera: Datolo mette dentro un pallone tagliato dalla trequarti, Cannavaro chiama Buffon al miracolo e, sulla corta respinta del portiere, Lavezzi mette dentro. Ayroldi però interrompe il gioco per una posizione irregolare dello stesso Cannavaro. Il finale è nervoso, con Chiellini che, al triplice fischio arbitrale, esce dal campo arrabbiatissimo. In attesa che l'Inter scenda in campo nel posticipo di domenica sera contro la Roma, i bianconeri di Ranieri accorciano a -6.
     
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  12. juventinuaccanitu
     
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    Ranieri: "Io e Spalletti coppia fissa..."
    Il tecnico della Juventus ritorna sullo sfogo di Luciano Spalletti dopo il discusso rigore subito ieri dalla Roma

    TORINO - E' la vigilia di Coppa Italia in casa Juventus. Domani, infatti, i bianconeri affronteranno la Lazio nella semifinale d'andata a Roma. Ma a tener banco è ancora il caso Balotelli, dopo lo sfogo di Luciano Spalletti e le parole di 'conforto' dell'allenatore juventino ospite di 'Controcampo': "Mourinho è un abile comunicatore. È un bravissimo allenatore, ma è ancora più bravo come comunicatore. Se Spalletti aveva ragione a lamentarsi? Lo sapete che io e Spalletti ormai facciamo coppia fissa - risponde con un sorriso facendo riferimento alla storia dei 'coglioni' -. Chi sta in mezzo? È inutile che lo dica, sarebbe un calcio di rigore troppo facile...". Poi l'attenzione si sposta all'impegno dell'Olimpico: "Questa partita non è una seccatura perchè vogliamo fare bene in tutte le competizioni. E la Coppa Italia è il traguardo più vicino che abbiamo. E' solamente un dispiacere, perchè avevamo chiesto di spostarla visto il calendario pieno di impegni ma non è stato fatto. Pazienza. Ricordo, pero', che quando con il Chelsea feci la semifinale di Champions contro il Monaco, in Francia fermarono addirittura il campionato. Pensavo che si potesse fare un favore alle squadre italiane impegnate in Europa". Il tecnico della Juventus non sottovaluta l'impegno: "Sarà una partita difficile, la Lazio sta volando e sarà una sfida ancora più complicata di quella di campionato. Ho comunque tutti a disposizione e i giocatori hanno dimostrato che qui non ci sono riserve. E poi mi piace lo spirito con cui giocano i miei ragazzi cercano sempre di dare il massimo e alla fine mettono sempre qualcosa di piu' della partita prima".
     
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  13. juventinuaccanitu
     
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    Ranieri: «La Juve non ha i soldi di russi o arabi, ma con un big torna vincente»
    Il tecnico bianconero parla del prossimo futuro: «Cassano, Silva, Diego e Ribery? Mi piacciono, ma non esiste un altro Nedved. E potrei anche cambiare modulo per una star vera. Giovinco? Non posso dargli la continuità che servirebbe per farlo esplodere»
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    MILANO, 3 marzo - Claudio Ranieri in tv non s'è solo dedicato ai siparietti con Mourinho e Spalletti. Il mercato e la Juve che verrà. Con aperture anche sull'ipotesi di cambiare sistema di gioco di fronte ad un campione che cambi il volto della Juve. Parte parlando di Giovinco. «Non posso dargli la continuità che servirebbe per farlo esplodere. Se Nedved non sta bene, Del Piero flette lo posso buttare nella mischia. Marchisio preso il posto quando c'è stata una moria di centrocampisti»

    I SOLDI - «Ci sono i soldi per rafforzare la Juve. Non ci sono i soldi di arabi, russi o qualche italiano. Per prendere uno di quei giocatori che la Juve ha perso dopo Calciopoli, se ne cerchi uno, è un campione che guardano tutti. È difficile competere con certi club, dobbiamo rischiare di più, essere più rapidi per bruciare le grandi. Gli errori di mercato? Ci sono anche stati, forse: avevamo cinque-sei campioni del mondo, palloni d'oro, abbiamo scelto di costruire attorno a questi una struttura competitiva. Possiamo far sognare i nostri tifosi di nuovo e pensiamo che siamo sulla strada giusta. In Champions, ad esempio, ce la stiamo giocando alla pari contro quelli che non sono campioni».

    IL CAMPIONE - «In cinque anni cerchiamo di essere vincenti, tutti vogliamo essere vincenti. io lotto per vincere, così come Buffon e Del Piero, ma realisticamente: l'Inter negli ultimi dieci anni ha speso chissà quanto e per tanto non ha vinto. Oggi la struttura è fatta, ma stiamo cercando il campione per farci fare il salto di qualità: ho fiducia nei miei campioni e nei miei giovani. La Juve di tre anni fa? Se mi criticano è perché tutti pensano che questa può essere ancora quella Juventus. Silva? È fortissimo, questo era un bambino che giocava coi ragazzi del Valencia e l'ho portato in prima squadra, si vedeva che sarebbe diventato un grande. Uno che prenda il posto di Nedved non esiste: io arrivai al Napoli dopo Maradona e dissi a Ferlaino di non prendere un numero 10. Scommisi su Zola, per evitare confronti».

    CAMBIO MODULO - «Magari potrò cambiare modulo, a Cagliari mi dicevano che ero matto: se c'è da cambiare modulo, ok; se c'è uno da adattare, ok. Ribery? Lo sponsorizzo pure io, mica solo Trezeguet. solo un pazzo non lo vorrebbe. Visto che ci siamo pure Pato e Kakà li sponsorizzo. Diego è grossissimo giocatore. Ma noi non possiamo parlare delle nostre piste. Il nervosismo di Del Piero? No, niente di particolare: ci sono state scaramucce contro il Napoli. I fischi sentiti all'Olimpico sono cose normali, la gente può farlo: magari non è giusto sentire i fischi se sei ancora in corsa su tutto, ma siamo professionisti e ci pagano anche per gestire la delusione dei nostri tifosi. Il rientro di Trezeguet non crea nervosismi, piuttosto David rientra dopo cinque mesi e ha bisogno di minuti di gioco, tutti sanno che si spende molto e che in dieci giorni ci giochiamo tantissimo. La differenza tra noi e gli inglesi? Una parola sola, i soldi. Parlate dell'Arsenal? Bene, loro spendono per il settore giovanile più di quanto io spendevo per la squadra A...».



    La moglie di Amauri è cittadina italiana
    Cynthia ha giurato al Comune di Palermo. La notizia annunciata da Sky potrebbe cambiare gli scenari sul futuro in azzurro dell'attaccante juventino
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    Cynthia Cosini Valadares Amauri, moglie dell'attaccante della Juventus, ha giurato, negli uffici dell'anagrafe del Comune di Palermo, fedeltà alle leggi dello Stato, alla Repubblica e alla Costituzione, diventando italiana. Dalla firma del giuramento dovranno trascorrere 24 ore e poi la donna diventerà a tutti gli effetti cittadina italiana ottenendo il passaporto. Ora potranno essere avviate le pratiche legali affinchè anche il calciatore brasiliano sia naturalizzato.

    La moglie di Amauri è ancora residente a Palermo e quindi ha firmato i documenti prestando giuramento nel capoluogo siciliano. I nonni della donna, originaria di Rio de Janeiro, sono italiani. Il calciatore brasiliano giunse in Italia nel 2001, acquistato dal Parma e subito ceduto al Napoli, e venne acquistato dal Palermo calcio nel 2006. Nel maggio 2008 passò alla Juventus.
     
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  14. juventinuaccanitu
     
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    La risposta della Juve a Mourinho


    Nota ufficiale della Società
    Dopo aver letto con attenzione le gravi dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dell’Inter, la Juventus manifesta stupore e sdegno e chiede all’Inter di dissociarsi pubblicamente da tali esternazioni. Con le sue dichiarazioni, l’allenatore dell’Inter ha mancato di rispetto non solo alla Juventus e ai suoi 14 milioni di tifosi, ma a tutto il calcio italiano. Piuttosto che alimentare una pericolosa cultura del sospetto, i rappresentanti delle società hanno il dovere di dimostrare educazione e senso di responsabilità – prima, durante e dopo le partite – per sostenere l’evoluzione del calcio italiano e della sua immagine internazionale.
     
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  15. juventinuaccanitu
     
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    Juve Accordo con Conad per 90 milioni


    "Un interlocutore dinamico e affidabile che ha fiducia non solo nella Juve, ma nel futuro". L'ad della Juventus, Jean Claude Blanc, presenta così l'intesa con la catena distributiva Conad, che ha acquistato gli spazi commerciali, per 34 mila mq di superficie, che saranno integrati nel nuovo stadio della società bianconera che verrà inaugurato nel 2011. L'investimento della Conad, che ha affidato alla cooperativa Nordiconad la realizzazione del nuovo centro commerciale, ammonta a 90 mln di euro. Il cantiere, che prenderà il via il prossimo autunno, vedrà impegnati in due anni 3000 addetti. La nuova struttura, che sarà inaugurata nel settembre 2011, una volta ultimata e a regime darà lavoro a circa 800 persone, per un giro d'affari stimato in circa 150 mln di euro all'anno.
     
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