Rassegna Stampa Giallorossa

news e interviste

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. fenikottero
     
    .

    User deleted


    li c'e' ancora margine di guadagno e sopratutto una crisi nera che abbassa i prezzi. In England il calcio e' ancora un business.
     
    .
  2. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    si ma stiamo parlando del portsmouth..la roma non conta nulla lo so ma almeno più del portsmouth sicuro..
     
    .
  3. Sergio Conceicao
     
    .

    User deleted


    ma n si parla di roma o portsmouth, si parla di italia o inghilterra
     
    .
  4. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    lo so ma io dico è più facile completare la rosa alla roma c'è praticamente al portsmouth devi costruire una squadra di 20 giocatori..
     
    .
  5. stoichkov
     
    .

    User deleted


    oggi affari&finanza ha detto che le banche hanno dato a Fioranelli fino al 30 per presentare le garanzie. Altri 5 giorni cosi` non li reggo...
    cmq per ora nessuno comunica il fallimento della trattativa, mentre si dice da 3 giorni: oggi esce il comunicato che non si fa niente...
     
    .
  6. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    io non c'ho capito niente...arrivava il GIORNO CRUCIALE e la data veniva rinviata..booooooo
     
    .
  7. stoichkov
     
    .

    User deleted


    E` appena uscito un comunicato sul sito della Roma che dice che la trattativa con Fioranelli e` ufficialmente saltata. Ovviamente non specifica perche` o per cosa o cosa succedera` adesso?
     
    .
  8. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    image

    Arrigo Sacchi, ex ct della Nazionale, ha dichiarato a Radio Radio: “Se tornassi ad allenare mi piacerebbe poter guidare questa Roma perché è una squadra che può dare ancora tantissimo”.
     
    .
  9. FrankMilan
     
    .

    User deleted


    5 lettere:

    C - A - Z - Z - O
     
    .
  10. fenikottero
     
    .

    User deleted


    Adesso l'AS ROMA viene messa all'asta per pagare i debiti di italpetroli spa.
    L'asta parte da una base di 200 mil ma verranno vagliate anche richieste inferiori con conseguente riduzione del debito verso Unicredit.
    La speranza e' che qualche falco non apettasse altro per farsi avanti adesso e comprare a meno della meta' delle richieste fatte da Mediobanca (350 - 400 Mil).
    Personalmente do poco credito alle cordate che sono una pieta' - occorre un unico investitore.Se l'asta andasse deserta Unicredit potrebbe assumere la proprieta' del pacchetto azionario dei Sensi 67% del capitale mi sembra e mandare lei avanti la squadra.
     
    .
  11. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    Allora, signor Fioranelli, la prima domanda è scontata: è finita la sua scalata alla Roma?
    «No».
    Allora la seconda è altrettanto scontata: sarà il suo gruppo la nuova proprietà della Roma?
    «Sono sereno per l’operazione che stiamo portando avanti. Eravamo consapevoli che questa sarebbe stata un’operazione difficile, si sta rivelando per la verità difficilissima. Ma nello stesso tempo sono fiducioso. Vogliamo prendere la Roma».
    Eppure c’è chi garantisce che ormai il vostro tentativo debba considerarsi fallito.
    «Non è così, stiamo andando avanti, a piccoli passi, ma stiamo andando avanti».
    Si parla di problemi economici, di soldi che non ci sono.
    «Abbiamo i mezzi per concludere l’operazione. I problemi sono di altra natura».
    Di che natura?
    «Acquistare la Roma non è semplice. È una società che ha una grande importanza, sociale, ambientale, politica, economica e tutto questo merita rispetto. Pertanto c’è bisogno di un’attenzione particolare».
    Si sussurra di soldi che non sarebbero garantiti?
    «Non è così»
    E tutto questo ha creato problemi?
    «Sì, qualche problema inaspettato si è presentato, ma ci anima ancora di più per realizzare questa operazione. Stiamo trattando con grande attenzione, ma anche con una grande collaborazione della famiglia Sensi».
    Ha mai incontrato la dottoressa Rosella Sensi?
    «Mai incontrata, neppure ci ho parlato, ma questo non per mancanza di rispetto, ma perché la Roma è una società quotata in Borsa. Ci fosse stato un contatto diretto, si sarebbe dovuto sospendere il titolo».
    Come sono i rapporti con gli attuali proprietari della società giallorossa?
    «Ci tengo a dire che sono di grandissima collaborazione. Si sono sempre comportati benissimo e con loro anche il rappresentante legale, dottor De Giovanni».
    I Sensi hanno detto sì alla vostra offerta?
    «Sì, diranno sì a determinate condizioni».
    Quali condizioni?
    «Su questo preferirei non dire nulla, anche se sono condizioni giustificate che comprendono qualche cosa difficile da realizzare».
    Qualcosa però ce lo deve dire.
    «Questa è un’operazione che prevede l’acquisto di una grande società, con un investimento importante. Bene, noi siamo pronti a comprare la Roma come un uovo di Pasqua».
    Con la sorpresa?
    «Con la sorpresa. In questo senso, però: noi siamo pronti ad acquistare subito, senza fare due diligence ».
    A scatola chiusa, insomma.
    «A scatola chiusa».
    Eppure è un investimento piuttosto importante, si dice di duecento milioni.
    «La cifra è quella, milione più, milione meno. Dopo, ovviamente, faremmo l’Opa. E, altrettanto ovviamente, saremmo pronti a fare gli investimenti che servono per migliorare la squadra».
    È un impegno molto importante.
    «Ne siamo perfettamente consapevoli. Sentiamo l’enorme responsabilità che abbiamo nei confronti della grande famiglia dei tifosi romanisti. Lei non può sapere quello che mi è accaduto in queste ultime settimane ».
    Ci faccia sapere, allora.
    «Sono stato inondato da sms e messaggi per posta elettronica. Lo sapevo, ma ho avuto la conferma che la Roma è un’autentica religione per tantissime persone. Li capisco, gli unici che non posso capire sono quelli che trasformano questo amore in violenza».
    La famiglia Sensi è stata molto contestata in questa vicenda.
    «Ed è la cosa più sbagliata che si possa fare. Posso dire un’altra cosa sui Sensi?».
    Assolutamente sì.
    «In tutta questa trattativa, cominciata tanto tempo fa, mai, dico mai, neppure per un momento, la famiglia Sensi ha anteposto i propri interessi a quelli della Roma. Credo che nessun altro al posto loro si sarebbe comportato in questa maniera. Di questo bisogna dargliene atto nella maniera più totale e ci tengo a dirlo pubblicamente».
    A proposito dell’inizio della trattativa, quando c’è stato questo inizio?
    «Da sei-sette mesi. Come prima cosa è stato fatto un sondaggio indiretto, è risultato positivo, da lì è partito tutto, facendo sempre le cose con molta cautela».
    Forse troppa, non sarebbe stato il caso di parlare prima?
    «Qualche giorno fa su un giornale ho letto una cosa che è perfetta per dare questa risposta: il segreto del successo è il segreto. Io l’ho sempre pensata così, ho fatto della discrezione un mio cavallo di battaglia. Per lavorare bene bisogna essere rispettosi e discreti ».
    Non è stato però un errore non comunicare, non dire niente di niente.
    «Non credo. Il risultato ci dirà, semmai, se lo è stato. E se un giorno noi riusciremo a prendere la Roma, come credo ancora fermamente, penso che il successo sarà stato proprio in questo silenzio. Del resto gli unici autorizzati a parlare sono i Sensi, sono loro i proprietari della Roma. Io non ho mai cercato pubblicità. Pensi che ancora oggi, a distanza di anni, nessuno sa che ho portato a termine certe operazioni di mercato».
    Il suo gruppo che continua a volere la Roma, è composto da Vinicio Fioranelli e chi altri?
    «Volker Flick».
    E basta?
    «Basta, siamo io e lui che è mio amico fraterno».
    Eppure sono usciti altri nomi che potevano far parte del suo gruppo. Quello di Massimo Pica, per esempio.
    «Non c’entra nulla in questa operazione».
    Si è parlato anche del possibile coinvolgimento di Sergio Cragnotti, l’ex presidente della Lazio.
    «Questa è una cosa che mi fa sorridere. È verissimo che sono legato da grande amicizia a lui e alla sua famiglia, rimane un mio amico, non lo rinnegherò mai, ma in questa vicenda Sergio non c’entra proprio nulla».
    Torniamo a Volker Flick. Chi è?
    «È un tedesco, un grande imprenditore. Uno dei più grandi esperti in ristrutturazioni societarie e di banche. Un numero uno».
    Ma è parente o no della famiglia Flick, ex proprietaria della Mercedes?
    «Sì, una parentela che nasce dai bisnonni. La famiglia Flick ha tre rami, Volker fa parte di uno di questi ».
    Che ruolo avrebbe nella Roma nel caso riusciste a prenderla?
    «Subito non entrerebbe nella Roma».
    Difficile da credere.
    «Semplice da spiegare: inizialmente, una volta che riuscissimo ad acquistare la Roma, entrerei io nella società, poi una volta lanciata e conclusa l’Opa, entrerebbe anche Volker».
    Con un ruolo finalizzato alla costruzione del nuovo stadio?
    «Di questo mi sembra prematuro parlare. Prima è necessario concentrare tutti i nostri sforzi nella buona riuscita di questa operazione».
    Lo stesso discorso si può fare per le eventuali operazioni di mercato?
    «Certamente. In questo momento sarebbe del tutto ingiustificato parlarne. Quello che posso dire è che, proprio per la grande responsabilità che sentiremmo nei confronti dei tifosi e della città che non penso di sbagliare dicendo che è la più bella del mondo, saremmo pronti a fare quello che si deve fare».
    Venerdì della passata settimana, molte informazioni sussurrate all’orecchio avevano dato per chiusa la trattativa. Era così?
    «Evidentemente no, visto che non è successo, ma certo eravamo abbastanza vicini, diciamo così».
    Pensiamo male, se immaginiamo che i vostri problemi sono legati ai rapporti con le Banche?
    «Noi con Mediobanca abbiamo rapporti molto buoni ».
    In ballo c’è anche un’altra banca, però. È vero che con Unicredit non avete mai trattato?
    «Noi abbiamo trattato con la famiglia Sensi».
    Oggi come oggi Vinicio Fioranelli ritiene sfiorito il sogno di acquistare la Roma?
    «No. Resto molto fiducioso, riusciremo a risolvere i problemi e a prendere la Roma. Noi tutti abbiamo una grande voglia di prendere la Roma».
    Visto che ritiene ancora aperta la questione, ci può dire che tempi prevede per dire la parola fine a questa vicenda?
    «Io credo che tra quattro-cinque giorni si saprà tutto e come finirà, in un senso o nell’altro».
    In questi lunghi mesi di trattative, ha mai parlato con qualcuno della Roma, diciamo Spalletti o Totti?
    «Assolutamente no. Sarebbe stata una cosa di una scorrettezza inaccettabile. Non mi sarei mai permesso».
    Nonostante le ultime vicende sembrano allontanarvi dalla Roma, lei continua a mostrare ottimismo. Da cosa nasce?
    «Sono un testardo e non sono uno che cambia idea. Volevamo la Roma, continuiamo a volerla. Siamo tuttora molto convinti che si possano mettere a posto le cose che mancano. Venerdì scorso c’era soltanto qualche dettaglio da limare, conto che si possa ancora mettere a posto la situazione».
     
    .
  12. stoichkov
     
    .

    User deleted


    Non ci capisco piu` niente...
    In teoria pero` il mandato a vendere doveva partire subito invece non e` ancora stato annunciato
     
    .
  13. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    bo..è tutto troppo difficile..
     
    .
  14. FrankMilan
     
    .

    User deleted


    Allora, da quel che ho sentito a SKY Sport 24 c'è solo un problema:

    hanno verificato la disponibilità dei fondi, ed hanno visto che i soldi ci sono. Però ora vogliono verificare anche la provenienza dei soldi, cosa che Fioranelli non vuole fare....perchè quì in Italia è obbligatorio in un'operazione del genere controllare la provenienza, mentre in Svizzera assolutamente no....così ci sarebbe solo questo problema.

    Ripeto, la fonte è SKY SPORT 24, della quale mi fido con tutto me stesso, perchè è una delle poche fonti sportive attendibili in Italia.
     
    .
  15. G-Mellow
     
    .

    User deleted


    L’avvocato Nicola Irti, legale della Fio Sport Group di Vinicio Fioranelli, ha parlato a Sky Sport della trattativa per la cessione della Roma: “Abbiamo dato dimostrazione dei fondi. Il dottor Fioranelli, a Fio Sport sono una società seria, serissima, operante nel mondo del calcio come primaria società mondiale. Uno si domanda, da cosa nascono queste diffidenze? Perchè si parla di diffidenze. Io mi faccio una domanda. Dove c’è una differenza tra UniCredit e Mediobanca? Per me la risposta è chiara. Si ripete ancora una volta quello che c’è stato tante volte sulla piazza di Roma. Non faccio nomi: Cirio, faccio un altro nome? Parmalat. Mediobanca ha dato l’asseveramento dei fondi. La Roma non la vogliono far comprare da persone oneste, che hanno lavorato tutta la vita per mettere da parte dei soldi. Persone che risolverebbero i problemi di altre persone, la famiglia Sensi. A Roma apre qualcosa di acalcistico. Qualcosa che è normale sempre in questa città quando è anormale tutto. La trasparenza in Italia non è stata mai un principio, è stata sempre un difetto. Spero non si ripeta l’era Ciarrapico, ciò che invece tante persone, soprattutto i banchieri, si augurano. Auguro tutta la fortuna per ciò che è stato fatto alla famiglia Sensi. E con loro al popolo giallorosso. Un popolo che merita una grande Roma. Una grande Roma che noi volevamo fare, vorremmo fare e fino all’ultimo decideremo di fare”.
     
    .
895 replies since 8/4/2009, 16:27   5434 views
  Share  
.