Rassegna Stampa Neroazzurra

news e interviste

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  1. Princi
     
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    CITAZIONE (scenda @ 1/9/2015, 12:34) 
    ma l'inaggio singolo non è un problema... per fare un esempio estremo, puoi anche prendere Bale e dargli 10 mln di ingaggio se il resto della rosa prende 500.000 euro e il totale del monte ingaggi scende.

    Il dato importante è quello della somma generale.

    Si beh cos'é mi metti Bale nel Lugano ? 😄

    L'ingaggio singolo diventa in problema quando anche gli altri vogliono avvicinarsi alla cifra di "Bale". Se invece fai tutto più equilibrato secondo me é positivo.

    Questo spiega il mancato arrivo del Pocho in più sessioni di mercato 😊.
     
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  2. scenda
     
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    porca miseria Princi, sto cercando di fare un conto economico non un trattato di sociologia! :B):
     
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  3. Princi
     
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    Si ok scenda abbiamo capito che il monte ingaggi é aumentato, ma io volevo spendere due parole sul mercato societario ...che SEMPRE ECONOMICAMENTE si é mosso bene.
    Facciamo a capirci 😎

    dopo é ovvio che un Audi costa più di una Peugeot....
     
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  4. scenda
     
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    www.corrieredellosport.it/news/calc..._degli_ingaggi/
    Inter, l’ambizione costa: è boom degli ingaggi

    di Andrea Ramazzotti
    sabato 5 settembre 2015 09:11

    MILANO - Che l’Inter sia tornata a puntare in alto non lo fanno capire solo le parole di Erick Thohir, ma anche i numeri. Dopo 5 anni in cui il monte ingaggi dei giocatori è sempre andato in calando, nel 2015-16 la spesa per i salari è tornata a crescere. Una stima definitiva potrà essere fatta solo al termine della stagione perché il mercato di gennaio porta sempre qualche aggiustamento, ma di certo il costo del personale, termine caro a coloro che amano i bilanci, ha superato i 90 milioni, a testimonianza che insieme alle ambizioni è cresciuto anche l’esborso economico per coloro che devono riportare l’Inter a vincere dei titoli. [...]
    SEGNO PIU’ - I 10 volti nuovi arrivati nell’ultima sessione estiva hanno prodotto un aumento del monte ingaggi di poco meno di 15 milioni. Perché se non ci sono più stipendi come quelli di Hernanes (3 milioni), Shaqiri (2,8 milioni), Podolski (3), Kovacic (2) più Campagnaro (1,6), Jonathan (1,2) e Kuzmanovic (1,5), ma sono anche arrivati, tanto per fare qualche esempio, Jovetic (3,2), Ljajic (1,8), Perisic (2,5), Melo (2,8), Kondogbia (3,7), Miranda (2,5), Telles (1) più il rinnovo di Icardi, passato da 1 milione a 3,5, compresi i diritti d’immagine. Puntare in alto... costa.

    Leggi l'articolo completo sul Corriere dello Sport in edicola
     
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  5. scenda
     
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    http://www.fcinter1908.it/copertina/clamor...-il-club-160423
    Clamoroso Inter: Thohir congeda Fassone
    E' clamoroso. L'Inter cambia ancora. Erick Thohir non è tipo da scelte attendistiche e anche stavolta sorprende tutti. Il presidente ha deciso di interrompere il rapporto lavorativo con Marco Fassone, direttore generale arrivato nel 2012.

    Come spiega il Corriere dello Sport, "le modalità del divorzio saranno discusse nei prossimi giorni, ma la scelta è già stata fatta: il numero uno nerazzurro ha deciso di affidare la società in mano all’ad Michael Bolingbroke che, dopo aver ottenuto le deleghe sull’area finanziaria e su quella commerciale, adesso avrà anche quelle sportive. Sarà lui da qui in avanti a rappresentare il club di fronte alle istituzioni (andrà anche in Lega affiancato dal segretario generale Cosentino), ma cresceranno pure le funzioni e i compiti del vice presidente Javier Zanetti che già recita un ruolo importante all’Eca. Resterà al suo posto il ds Piero Ausilio. In futuro è comunque possibile che un nuovo dirigente possa essere inserito nell’area sportiva".

    Fonte: gazzetta dello sport
    La domanda in casa Inter nasce spontanea: chi al posto di Fassone?
    La Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, dipinge tre scenari di cui uno abbastanza clamoroso. Detto che al momento Fassone non sarà sostituito la possibilità non va esclusa, anche per questione legate alla Lega. Il primo scenario potrebbe essere un Mancini con poteri stile manager all’inglese (ma al momento non ci sono particolari conferme su una veste alla Ferguson).
    La seconda ipotesi, più probabile, vede un rafforzamento della posizione di Javier Zanetti, vicepresidente che dal giorno dell’arrivo di Mancini si è riavvicinato alla squadra e di fatto ha rappresentato il collante istituzionale ma anche sentimentale fra i comparti dell’Inter attuale. Poi, c’è un altro sussurro che gira, quello di un ritorno in società di Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore nerazzurro (e team manager) ora avviato alla carriera da direttore sportivo.

    Continua la rivoluzione in casa Inter, e non solo a livello di squadra. L’ultima novità riguarda la sfera dirigenziale: le strade del direttore generale Marco Fassone e del club nerazzurro sono da considerarsi divise. L’ufficialità è attesa nelle prossime ore.
    Le voci dunque stanno diventando realtà e da ieri sono ad un passo dalla certezza: l’Inter ha comunicato all’ex dirigente di Juventus e Napoli l’interruzione del rapporto e di fatto Fassone è praticamente da considerare un ex dirigente dell’Inter. A questo punto bisognerà capire se questo momento di gioie sportive potrà vivere o meno di ripercussioni. L’Inter sta dando l’idea di una macchina oliata e pronta al decollo definitivo e di certo non dovrà farsi influenzare da questo scossone dirigenziale. Il passo ufficiale è stato compiuto dall’amministratore delegato del club Michael Bolingbroke nelle ore passate ed esattamente mercoledì scorso. Lo stesso Bolingbroke, da ora, diverrà il primo referente sportivo di Roberto Mancini al quale ieri, ad Appiano Gentile, ha comunicato sia quest’ultimo concetto e sia la decisione finale inerente a Fassone.
     
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  6. scenda
     
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    www.fcinter1908.it/primo-piano/inte...redibile-176714
    Inter e la presunta offerta di Etihad: colossale truffa sventata, storia incredibile

    PARTIAMO DALLA FINE - A novembre scorso succedono due cose: il proprietario di un Bed & Breakfast a Roma, Biordi, si presenta ai carabinieri per una denuncia. Racconta che, dal 24 luglio, ha affittato una stanza a tal Valerio Lattanzio, che diceva di essere in missione per conto dell’Inter. Diceva anche che il conto lo avrebbe saldato il club nerazzurro una volta portato a termine il suo compito: individuare un immobile per creare un’Università dello Sport. Lattanzio coinvolge l'albergatore a trovare la struttura giusta, un grande albergo a 4 stelle, non lontano da Fiumicino. Il posto è perfetto, ha ospitato anche squadre di calcio in ritiro a Roma, l’offerta è di 30 milioni di euro. Il proprietario è interessato, cominciano gli incontri. All’hotel — mette a verbale il Biordi — nel corso dei mesi si vedono anche due uomini dell’Inter: Adriano Bacconi (fino a poco tempo fa era un collaboratore per l’area tecnica: il rapporto, forse non casualmente, ora è stato interrotto) e l’allora direttore generale dell’Inter Marco Fassone (uscito dalla società a settembre per altri motivi), che pare fosse all’oscuro dell’ipotetica compravendita. Di sicuro l’affare va per le lunghe e un bel giorno, il 9 novembre, l'albergatore Roberto Biordi si accorge che Lattanzio ha lasciato la stanza di corsa e con essa 4.520 euro da pagare, ragion per cui si rivolge ai carabinieri. Negli stessi giorni, arriva all’Inter la comunicazione più importante della stagione. La scrive proprio il proprietario della struttura individuata da Lattanzio per la sua fantomatica Università dello Sport. Quello che avrebbe dovuto incassare i 30 milioni e al quale, però, intanto Lattanzio aveva chiesto soldi per la mediazione. La email che il 12 novembre arriva alla segreteria dell’Inter ha un oggetto piuttosto allarmante: «Tentativo di truffa». L’albergatore (che poi farà a sua volta denuncia) racconta all’Inter quello che i carabinieri già sanno: Lattanzio assicurava di aver ricevuto mandato da parte della società nerazzurra di acquistare la sua struttura alberghiera «al fine di trasformarla in una Università calcistica che avrebbe avuto come responsabile Roberto Baggio. Il tentativo peraltro fallito è stato quello di estorcerci del denaro come acconto nella prospettiva di una sicura compravendita da parte della società Inter appoggiata dalla Shuroq, società araba». All’Inter trasecolano: primo perché mai hanno pensato di acquistare un hotel, secondo perché Lattanzio lo conoscono bene.

    LO SPONSOR ETIHAD - A settembre 2015, per il tramite di Bacconi, Lattanzio e un misterioso avvocato (che si dichiara intimo della famiglia reale degli Emirati), si erano presentati ai vertici dell’Inter come intermediari di Etihad. Raccontano che la compagnia aerea è intenzionata a diventare lo sponsor principale del club e vogliono avviare una trattativa che inizia per davvero, anche se — sarà una coincidenza — basta digitare «Valerio Lattanzio» su Google e il primo risultato che appare è un invito a prestare attenzione. Ma l’interesse degli arabi è plausibile (Emirates è sponsor del Milan) e sia Lattanzio che l’avvocato producono nel corso dei mesi una serie di email che paiono certificate (una addirittura da un presunto governo degli Emirati). Lattanzio fissa la propria commissione (pari al 2,5% per la sponsorizzazione e all’8% per gli affari successivi), poi il 6 ottobre chiede un mandato ufficiale che lo autorizzi a trattare per conto dell’Inter con Etihad; lo ottiene e a questo punto Lattanzio ha più o meno raggiunto il suo scopo: con le lettere firmate dall’Inter si presenterà dall’albergatore. Inizia una lunga serie di contatti e incontri. All’Inter vengono convinti a superare la prudenza quando Lattanzio risponde con una lettera apparentemente scritta da James Hogan, presidente della compagnia aerea, che mette nero su bianco la maxiofferta: 25 milioni per cinque anni. Le conseguenze sono importanti: l’Inter si sente forte nella trattativa con Pirelli, attuale sponsor principale, che propone il prolungamento del contratto a cifre ben inferiori a quelle degli «arabi». I giornali vengono a sapere dell’offerta della presunta Etihad, ne scrivono e la compagnia aerea smentisce pubblicamente: è domenica 18 ottobre. L’Inter si preoccupa, ma la risposta di Lattanzio e soci è che la smentita serve per tutelare la riservatezza. Seguono altre email e altri incontri, ma nulla di concreto avviene. Arriviamo a novembre, l’Inter ha fretta: deve tra l’altro comunicare a Nike cosa mettere sulle maglie della prossima stagione. Lattanzio e l’avvocato si scusano, prendono tempo, promettono una telefonata di James Hogan all’ad dell’Inter Michael Bolingbroke. Nessuno chiama. L’avvocato come giustificazione inoltra la email di un sedicente sceicco proprietario di Etihad, che si prende la responsabilità di aver fermato l’ad. La fiducia scarseggia, così l’offerta raddoppia: la famiglia reale ora è interessata a comprare l’Inter, tutta o in parte. I dubbi diventano panico quando arriva l’email del proprietario dell’albergo.

    LA DENUNCIA - L’Inter cerca di approfondire i fatti accaduti a Roma a sua insaputa. L’avvocato socio di Lattanzio non la prende bene: manda un’email di fuoco. Sottolinea che nessuno ha l’autorizzazione di indagare su di lui, che è in atto un tentativo di screditarlo e che sulla vicenda stanno indagando anche i servizi segreti arabi. Un po’ troppo. D’altra parte ci si muove (finalmente) con Etihad, quella vera: Bolingbroke e Michael Gandler, direttore commerciale dell’Inter, contattano i vertici mondiali della compagnia che smentiscono categoricamente di aver mai voluto sponsorizzare l’Inter e di conoscere quella strana coppia. Nel frattempo i carabinieri di Roma chiamano il club e il cerchio si chiude. Forse non proprio senza conseguenze (attualmente l’Inter ancora non ha uno sponsor), ma con una mega truffa sventata
     
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  7. Princi
     
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    http://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/int...ingbroke-791476
    Inter, Zanetti avrà più poteri. Gardini richiesto da Bolingbroke

    Secondo quanto riportato dall'esperto di mercato di Sportitalia Alfredo Pedullà sul proprio blog, l'arrivo di Erick Thohir in Italia coinciderà anche con alcune modifiche in ambito societario. Innanzitutto verranno aumentati i poteri del vice-presidente Javier Zanetti e poi dovrebbe arrivare anche la nomina di Giovanni Gardini come nuovo direttore generale per la prossima stagione. Una decisione arrivata su richiesta di Michael Bolingbroke ancora scottato dal 'caso Etihad' e della tentata truffa.

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    Dai Tractòr fai una bella rivoluzione!! :lol: :lol:
     
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  8. scenda
     
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    http://www.fcinter1908.it/copertina/inter-...-aggira-il-fpf/
    Inter-Suning, firma nel weekend: 525 mln per il 70%, a Moratti 157 mln.
    La svolta è imminente e potrebbe arrivare addirittura a giorni. Il Suning Commerce Group si sta per prendere l’Inter e se la sta per prendere tutta, o comunque la parte che conta. Gli ultimi aggiornamenti arrivano dal Corriere della Sera, che spiega: “Nel weekend il club nerazzurro diventerà di proprietà del gruppo Suning, guidato da Zhang Jidong presidente e fondatore del colosso di elettrodomestici e costruzioni che fattura più di 15 miliardi di euro. Suning e l’Inter hanno già una bozza d’accordo, sarà firmata nel fine settimana a Nanchino. È lì, nella città a nord est della Cina, la sede centrale del gruppo e proprio a Nanchino meno di dieci giorni fa una delegazione di dirigenti dell’Inter, tra cui l’ad Michael Bolingbroke e il direttore generale Giovanni Gardini, è rimasta per cinque giorni per limare le ultime differenze e chiudere una trattativa che va avanti da mesi.
    Suning acquisirà il 70% del club pagandolo 525 milioni, all’attuale patron Erick Thohir resterà il 30% e l’indonesiano manterrà per il momento la carica di presidente. Dopo più di vent’anni, uscirà totalmente dal pianeta nerazzurro Massimo Moratti, cedendo per 157 milioni la sua quota del 29,5%: al netto dei debiti e di altre operazioni finanziarie incasserà 100 milioni liquidi”.

    L’ACCELERAZIONE – “Suning ha deciso di accelerare dopo aver avuto il via libera dal governo di Pechino, ma la struttura dell’operazione che porterà alla cessione dell’Inter è piuttosto complessa. Thohir alla fine riuscirà a uscire di scena con una plusvalenza di circa 100 milioni, dopo appena tre anni di gestione dell’Inter, acquistata nel novembre del 2013 da Moratti. Suning ha valutato complessivamente il club 750 milioni, una cifra piuttosto importante e non troppo distante dal miliardo chiesto a più riprese da Berlusconi per vendere il Milan”.

    LE TAPPE – “Suning entrerà prima con un aumento di capitale da 150 milioni per acquisire il 20% della società, si caricherà, per la sua percentuale, degli oltre 460 milioni di debiti e contestualmente indennizzerà Thohir e Moratti. I cinesi hanno voluto accelerare perché non gradivano una triade al comando che avrebbe rallentano non poco la gestione. Hanno così deciso di prendersi il pacchetto di maggioranza e liquidare Moratti, che sarebbe comunque potuto uscire il 15 novembre. Per ora Thohir rimane, è chiaro però che anche per l’indonesiano la via dell’addio è già tracciata: i tempi sono da decidere ma a giugno 2017 la rivoluzione potrebbe essere completa”.
    IL MERCATO – “Suning sarà il primo gruppo cinese a entrare in serie A, una novità non da poco per il nostro calcio. La pioggia di milioni che cadrà sull’Inter non cambierà nell’immediato la vita della squadra: non si potranno stravolgere i parametri del fair play finanziario imposto dall’Uefa. I vincoli però potrebbero essere parzialmente aggirati grazie a una collaborazione tra l’Inter e il Jiangsu, la squadra cinese di proprietà del gruppo Suning che nell’ultimo mercato di gennaio ha speso 100 milioni per acquistare Ramires dal Chelsea e Teixeira dallo Shakhtar Donetsk: i prestiti via Cina potrebbero essere una strada per rinforzare la rosa nerazzurra. L’obiettivo è quello di portare in pareggio il bilancio già a giugno 2017. A Thohir, che ha condotto la trattativa supportato da Goldman Sachs, i cinesi hanno riconosciuto il buon lavoro impostato nella gestione della società e nell’internazionalizzazione del marchio. Con oltre 1.300 punti vendita in Cina, Suning conta di far suoi clienti almeno una parte degli oltre 130 milioni di tifosi che l’Inter vanta in Oriente. Da decidere il futuro di Mancini, anche di quello si parlerà a Nanchino nel weekend che cambierà la storia dell’Inter.

    (Corriere della Sera)
     
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  9. Paul Ince8
     
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    A me sembrano troppo alte queste cifre...ben vengano,se hanno soldi e progetti vincenti ,ma com'è possibile che in due anni Thoir ha quasi quadruplicato il valore delle sue quote nell'Inter?
     
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  10. scenda
     
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    mah... evidentemente c'è un forte interesse cinese ad entrare nel mercato italiano... e senza una grossa plusvalenza probabilmente Thohir non avrebbe venduto.
    Resta difficile capire quali saranno le strategie societarie... c'è sempre il problema del risanamento del club da portare avanti e che impedisce di fare grosse spese.
    Al limite si potrebbe fare qualche affare con lo Jangsu: un bello scambio Melo - Alex Teixeira ! :lol: :lol: :lol: :lol:

    comunque grossissimo affare di Thohir
     
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1989 replies since 11/9/2009, 07:26   13303 views
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