John Guidetti

John Guidetti - 'Phenomenal', parola di Ronald Koeman.

Cercare di paragonarlo a qualcuno, è sbagliato in partenza e lo dico da subito. Sono un innamorato del pallone e mi lascio impressionare (a volte un po' troppo frettolosamente) da parecchi giocatori. Fino ad ora però, in pochi sono riusciti a farlo come ha fatto John Guidetti. Una media realizzativa pazzesca, un ruolo da leader in campo e tra gli spalti a soli diciannove anni, in una realtà con una storia affascinante come quella del Feyenoord di Rotterdam. Tra Sportitalia, streaming vari e gli highlights su Eurosport sono riuscito a vederlo parecchie volte. E' un classe 1992, un'annata obiettivamente straripante.

Di proprietà del Manchester City, dopo un prestito al Burnley esplode in questa stagione in prestito in Olanda/Eredivisie al Feyenoord di Koeman dopo essere stato vicino al Twente. Ieri la definitiva consacrazione che lo ha fatto conoscere anche a chi non seguiva il campionato olandese, con la tripletta nel Klassekier contro l'Ajax. L'ho definito un leader in campo e tra gli spalti, infatti è così. Leggendo in qualche blog dei tifosi del Feyenoord, vedendo l'affetto che sta ricevendo con cori urlati a squarciagola Guidetti è sicuramente il beniamino del De Kuip.

Ha le potenzialità in prospettiva del top player dal mio punto di vista, stravedo per lui. E' una punta tanto fisica quanto mobile, assolutamente non statica. Il classico attaccante moderno. In un attacco a tre potrebbe giocare anche sugli esterni, è un amante del dribbling e gli piace svariare partendo da sinistra in contropiede. In progressione è imprendibile, sembra avere la calamita attaccata al pallone. Fa della tecnica e del tiro le sue armi migliori, ha anche una discreta visione di gioco. Quattordici reti in tredici partite, di cui undici da titolare, con cinque assist sono un bottino assurdo. Per un '92. Certo, magari sarebbe più opportuno vederlo in palcoscenici ben più impegnativi, ma ricordiamoci che ha diciannove anni e le potenzialità si vedono nettamente. Visto il rapporto che si è creato con l'ambiente, farei fare un'altra stagione al Feyenoord in modo da poter crescere definitivamente. Questa è diciamo la sua prima stagione 'completa' fra i professionisti. Ha una personalità importante, non si lascia intimorire da nessuno e non sente pressioni, almeno in Olanda.

'When I see Guidetti, I go out of my head...'