Il ricordo di Piermario Morosini (5 Luglio 1986 - 14 Aprile 2012)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Jourdain
     
    .

    User deleted


    Piermario Morosini non è morto al trentunesimo minuto di gioco di Pescara-Livorno. È rimasto in vita almeno altri dieci minuti. A «cuore fermo», ma vivo. Nessun aneurisma. Nessun infarto. Niente di fulminante. Il giovane calciatore ha avuto un arresto cardiaco, il cuore ha smesso di pompare provocando «l'azzeramento della gettata cardiaca e l´annullamento della profusione dei vari organi». È morto, quindi, tra le braccia dei suoi soccorritori che cercavano di rianimarlo.

    È questa la prima risposta che arriva dall´autopsia che si è tenuta ieri pomeriggio all´ospedale civile di Pescara, ma purtroppo non basta. Il corpo del povero Morosini questa mattina sarà riconsegnato alla famiglia per consentire i funerali, il suo cuore invece resterà a Pescara, almeno per il momento. È stato necessario asportare l´organo per consentire esami più approfonditi. Il medico legale Cristian D´Ovidio - che ha esaminato per oltre cinque ore il cadavere del ragazzo - vuole verificare con attenzione la «leggera» malformazione congenita che pare emergere da una prima "ricognizione visiva".

    E per fare questo occorre un esame specifico che richiede tempo. Resta poi un altro fattore da chiarire. Sempre durante la "ricognizione visiva" D´Ovidio ha individuato nello stomaco del giovane «un elemento esterno», probabilmente ingerito poco tempo prima della partita: si tratta di «filamenti» che saranno analizzati e verificati attraverso un esame tossicologico. A seguire l´autopsia c´era anche un perito tossicologico, la dottoressa Simona Martello che nei prossimi giorni consegnerà la sua relazione nelle mani della procura di Pescara.

    Anche i successivi esami del dna - che saranno effettuati presso l´università Cattolica di Roma - potrebbero contribuire a fare chiarezza su un aspetto centrale: se l´arresto cardiaco fosse o no riattivabile. In sostanza, la procura punta a saperne di più non solo sui tempi dei soccorsi, ma sulla loro qualità. Certo è che l´esito dell´autopsia ha colto di sorpresa gli stessi inquirenti, soprattutto perché i commenti "a caldo" di diversi medici intervenuti sul posto raccontavano di una morte "sul colpo".


    Ora si sa che non è andata così. Questa novità farà definitivamente decollare l´inchiesta della procura per omicidio colposo, per ora contro ignoti. Nei prossimi giorni, i magistrati Cristina Tedeschini e Valentina D´Agostino interrogheranno (insieme agli agenti della Digos) tutto il personale medico che è intervenuto in soccorso del ragazzo e ricostruiranno la vicenda nei minimi dettagli.


    Sebbene siano ancora accese e in primo piano le polemiche sulla vicenda dell'automobile della polizia municipale parcheggiata in divieto di sosta - quella che ha ostacolato per alcuni minuti l´accesso dell´ambulanza allo stadio durante i soccorsi - per il momento il caso resta un fatto "secondario" per l´inchiesta: questo perché il primo soccorso al giocatore è stato portato dal personale a bordo del campo. Intanto, il collegio disciplinare del Comune di Pescara ha attivato nei confronti del vigile responsabile un procedimento disciplinare.

    Sono previsti un contraddittorio con processo interno e una sanzione disciplinare, che va da una sospensione minima di undici giorni fino a un massimo di sei mesi. La decisione sarà presa il 7 maggio. Fino a quella data l´ufficiale della polizia municipale non sarà in servizio: si è autosospeso.


    Gianluca Caporale di Repubblica
     
    .
  2. Principino Chivu
     
    .

    User deleted


    Ragazzi,

    premetto che io condivido molto cio che scrive Paul, e non mi va di tirare in ballo altre cose in un momento del genere.
    Per questo io non avrei mai giocato questa giornata. Per un minimo di rispetto e sensibilità verso l'accaduto.

    Ha ragione Jourdain quando dice che questo è un fatto che tocca molto personalmente , nel proprio animo la sensibilità di ogni persona.
    Ognuno ha il proprio carattere, la propria testa e il proprio cuore. Diciamo ognuno è sensibile a modo suo.

    Io personalmente, considero merda tutta quella documentazione che viene fatta per stumentalizzare e polemizzare attorno al caso-Morosini. È accaduto in Italia come poteva accadere in altre parti del mondo.
    Tuttavia cerco di capire e mi auguro che almeno qualcheduno parli da esperto , senza peli sulla lingua.
    Che al di là dell'audience fine a sé stesso e del "mugnaismo" (ognuno cerca di salvare il proprio culo e incolpa l'altro) ci sia un po' d'informazione che non sia prostituzione intellettuale.

    Vorrei capire se Morosini si poteva salvare come è stato savato Muamba oppure no...

    Di fronte ad una vita umana sto con Scenda, essendo essa sacra (visto come stan trattando in Norvegia un killer del calibro di Breivik..); impone delle riflessioni.

    Io da amante del calcio in un giorno in cui perde la vita un calciatore non vorrei sentire parlare di calcio , poi è chiaro che la vita va avanti ; ma come fai a giocare in quelle condizioni ...subito. Sei sotto shock.

    Il mio interesse personale va cmq oltre ai fatti periodici che di tanto accadono, poiché ho letto il libro di Giulio Mola che parla di questi brutti avvenimenti. Diciamo che dopo aver letto un libro del genere si è più preparati , ma si viene colpiti ugualmente. Fa sempre male vedere certe scene . Vorresti dire basta...e basta anche con le chiacchiere e le polemiche in questo contesto, perché è difficile rimanere superficiali in questi casi.

    Da Feher a Puerta , passando per Marc Vivien Foè e tanti altri sono stati casi che han fatto male a chi ama il calcio e pertanto vanno rispettati, cercando di parlare meno di polemica, fare meno i Ponzio Pilato di turno e cercando di capire in maniera giusta come bisogna muoversi.

    L'Italia è si un paese caotico e brutto per certi aspetti, ma siamo mediamente abbastanza sensibili alla salute umana.
    I controlli cardiologici sono buoni e non in tutti i paesi è così. Come sempre da noi viene polemizzato e ridicolizzato il tutto facendoci passare (come scrive bene Stoich) per peracottari.

    Tutto questo lo sanno anche i sassi, quindi se è giusto ribadire che il calcio italiano è indietro (con la società che lo circonda), perdiamo posti in Europa e nel ranking, sarebbe corretto tacere (nel senso di polemizzare) di fronte a casi di salute e di vita umana come quello del povero Piermario Morosini.
     
    .
16 replies since 14/4/2012, 17:00   224 views
  Share  
.