Storia di un declino

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  1. shaka81
     
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    Oggi avevo voglia di scrivere ed allora ho deciso di definire ed esprimere chiaramente la mia posizione riguardo tutta una serie di discussioni avute in tag, polemiche e chiacchiere da bar, che in questi giorni hanno acceso un minimo gli animi ed alzato i toni del forum...
    Esordisco facendo i complimenti di rito alla Juve che non penso abbia meritato più della Roma, ma per correttezza non posso nemmeno dire che abbia meritato meno...il campionato è finito dopo Roma-Milan e da li traggo le conclusioni...questo pensiero non è di facciata perchè la Juve in ogni caso partiva da una base di punti molto elevata, quasi da record, quello che riconosco meno sono i dettagli che peseranno un 10% sul totale, un totale cmq enorme come sarebbe stato enorme quello della Roma se non ci fosse stata la Juve a prendersi la scena...lo spunto è amaro, da tifoso della Roma ma anche da tifoso in genere perchè il segnale non è buono...non è buono sulla validità della competizione che ogni anno ci vendono e ci spingono a comprare a prezzi per nulla coerenti con il valore reale dello spettacolo...è chiaro che un tifoso della Juve sarà sempre contento di vincere a 100 punti il campionato, però, bisogna riflettere su cosa significano quei 100 punti e quanto pesano realmente...come i 100 della Juve anche i quasi 90 della Roma sono da rileggere...allora fare 100 punti significa che perdi 14 punti rispetto al percorso perfetto, un cammino impensabile fino a poco tempo fa ma che se esaminiamo con i valori di oggi non fatichiamo a credere possibile...non è una provocazione ma un dato di fatto...torniamo ad Agosto e cerchiamo 7 squadre che siano in grado di strappare un punto alla Juve...io fatico francamente...ma facendo il conto sulla Roma, forse, è ancora più impressionante...ci saranno 24 punti in meno rispetto al percorso perfetto, togliamo 6 punti persi con la Juve, restano 9 pareggi...quindi Juve e Roma sono state praticamente ingiocabili per chiunque...come chiamiamo un campionato di questo tipo?...per me è molto deludente...e lo è non perchè le prime due siano particolarmente forti, ma perchè le altre sono particolarmente deboli...faccio un raffronto europeo...si dice che il campionato italiano si stia spagnolizzando per via dei distacchi e del monopoli Juve-Napoli-Roma che somiglia a quello Real-Barca...in realtà la situazione è profondamente diversa...Barca e Real vincevano di 30 punti perchè erano universalmente forti ed avrebbero dato un distacco consistente anche in un ipotetico campionato europeo...Roma e Juve internazionalmente non esistono...almeno oggi...quindi mentre il Barca dava 30 punti all'Atletico vincitore dell'EL, la Juve ne da 30 al Napoli, 50 all'Inter che ormai sono piene zeppe di problemi e promesse non mantenute...il calcio italiano perde di competitività mentre ci crogioliamo negli scudetti dei record...io diffido sempre dai periodi in cui vengono stracciati tutti i limiti precedenti, spesso significa che qualcosa è cambiato, spesso in peggio...il primo punto quindi è che Il calcio italiano sta lentamente morendo, lo fa con leggerezza perchè la vittoria distrae...

    Il declino è assolutamente responsabilità dei vertici del nostro calcio che non si sono rinnovati...spesso si parla di rinnovamento dicendo che è necessario lasciare spazio ai giovani...penso che essere giovani non sia un merito, come non lo sia essere donna tanto da meritare una "riserva indiana" come le quote rose...essere giovani può anche riferirsi all'essere aperti ai cambiamenti ed ai punti di vista più vicini ai tempi, al contemporaneo se non addirittura al futuro o futuristico...il calcio italiano è legato a persone e schemi vecchi, che si accartocciano su politiche reazionarie e finto-popolari...è un mondo politico che come tale è autoconservativo, tendente alla chiusura, ma anche ricattabile e manovrabile se si detiene un potere superiore...paradossalmente è più facile manovrare un dirigente sportivo che non diventarlo...le occasioni ci sono state ma ogni volta si è distolta l'attenzione dal veramente utile verso le crociate del momento...faccio qualche esempio...la Nazionale va male e la prima iniziativa che viene in mente è chiudere agli extracomunitari...io avrei aperto alle squadre B con un numero di italiani garantito...ed hai perso competitività essendo molto limitato sul mercato e costretto ad inventare le classiche manfrine per aggirare la regola...hai problemi di ultrà e la prima cosa che si fa è imporre una tessera del tifoso e restrizioni al tifo (come la discriminazione territoriale) che di fatto limitano solo l'affluenza allo stadio ma non la violenza, la maleducazione e gli episodi discussi e discutibili...invece di favorire la costruzione degli stadi di proprietà delegando il controllo alle società, ma creando anche una fonte di introito che svincola dalle tv, si è creato un movimento di opinione secondo cui un nuovo stadio non può esistere se non legato a speculazioni edilizie...alla fine siamo arrivati alla buffonata, prendetela con il beneficio di inventario, della Juve che riesce a costruirsi lo stadio (con manovre politiche non da poco) ma alla fine, conti alla mano, è il peggiore fra tutti quelli delle top società europee...che senso ha avere uno stadio di proprietà se ti pesa la metà di tutti gli altri ed a volte anche meno?...che orizzonte è?...torniamo alla Roma che per avere uno stadio dovrà spendere un miliardo di euro (7 volte il costo di quello della Juve) perchè deve garantire 700mln di infrastrutture per collegarlo...Pallotta per fare uno stadio deve urbanizzare mezza Roma risolvendo problemi di viabilità che resistono da 40 anni e che nessun amministratore si era sognato di affrontare...il secondo punto è che I governanti del calcio lo rendono un spettacolo di poco qualità e poco appetito sul mercato, quindi economicamente insostenibile anche per i più illuminati imprenditori...

    Il terzo punto è tutto di credibilità e qui la colpa è nostra che permettiamo certe cose perchè prima ancora dell'essere Italiani, figli di, professanti questa o quella religione, siamo tifosi di una squadra...quella squadra incarna tutta una serie di valori e significati che vanno oltre lo sport...la rivalsa sociale, lo sfogo delle frustrazioni, la visibilità politica ecc...in nome di queste posizioni campanilistiche (dividi et impera) passano tutta una serie di cose che permettono in poco più di 15 anni almeno 7-8 scandali che avrebbero raso al suolo qualsiasi altro sport...Calciopoli1 e 2, Scommessopoli1 e 2, Passaportopoli, Calcio nelle farmacie, Plusvalenze folli, Gea ecc...invece di dire che questo sport è fasullo e da rifondare, fermandosi un attimo a ragionare si è andati avanti senza vere prese di posizione...si è arrivati all'assurdo che ognuno può fare e dire quello che vuole...i 32 sul campo della Juve sono un esempio palese della nullità della federazione di fronte a situazioni spinose trattate senza polso...il mio terzo punto è che Uno sport che ha credibilità zero è facile preda di chi ha un minimo di forza per appropriarsene...

    L'ultimo aspetto è tutto su di noi...dobbiamo uscire dagli estremismi...o siamo ultranazionalisti o siamo esterofili...o sono tutti fenomeni o tutti scarponi...questo è il male su cui possiamo lavorare subito perchè dipende dai tifosi...non si può sempre guardare ai modelli stranieri, senza sapere come funzionano e cosa comportano o limitarci al nostro orticello come se il resto fosse opera del demonio...in questi anni le ho sentite tutte...da chi voleva una sanità efficiente come quella americana, che è nettamente peggiore ed enormemente più costosa ma hanno dottor House, a chi invocava la tassazione sul lavoro come in germania che non è molto diversa da quella italiana...allo stesso modo, nel calcio, si invocano i modelli o si respingono con perdite con troppa leggerezza...il quarto punto è I modelli esistono e sono validi solo nel momento in cui si verificano e si consolidano, hanno sempre condizioni iniziali ed al contorno che incidono in modo pesantissimo...i modelli sono difficilmente esportabili...per tornare all'esempio della sanità l'eccellenza Europea è la Svizzera (Princi correggimi se dico una stronzata) dove non è pubblica ma si paga una assicurazione obbligatoria pesata in base al reddito, rsultando molto costosa...l'eccellenza mondiale è Taiwan in cui è tutto pubblico...l'Italia ha uno dei migliori sistemi con costi molto bassi rispetto a tutti gli altri stati nonostante il cittadino percepisca il servizio come scadente ed eccessivamente costoso...
     
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0 replies since 6/5/2014, 18:36   23 views
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