Ciclismo

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  1. pirlo81
     
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    penso che i ciclisti sono gli sportivi con una preparazione e allenamento piu' duro di tutti gli altri....ma come sport nn mi ha mai appassionato e lo trovo molto noioso...
     
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  2. fenikottero
     
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    CITAZIONE (pirlo81 @ 13/5/2009, 20:44)
    penso che i ciclisti sono gli sportivi con una preparazione e allenamento piu' duro di tutti gli altri....

    ti consiglio un paio di allenamenti con una squadr di pallanuoto poi vedrai che cambi idea :P :P
     
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  3. juveforever
     
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    Giro d'Italia: 6a tappa a Scarponi
    Di Luca conserva la Maglia Rosa
    Scarponi

    Michele Scarponi ha vinto la sesta tappa del Giro d'Italia, da Bressanone e Mayrhofen (248 km). Il marchigiano dell'Acqua & Sapone - in fuga per quasi 200 km, prima con altri corridori, poi da solo - ha preceduto di 32'' sul traguardo austriaco il gruppo della Maglia Rosa Danilo Di Luca, regolato in volata da Boasson Hagen (Columbia High Road). Ancora staccato Lance Armstrong. Venerdì settima frazione, da Innsbruck a Chiavenna (244 km).

     
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  4. juveforever
     
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    Boasson Hagen sfreccia a Chiavenna
    Giro, il norvegese vince settima tappa
    Boasson Hagen

    Va a Boasson Hagen la settima tappa del Giro d'Italia, la Innsbruck-Chiavenna di 244 km. Il corridore della Columbia High-Road, scattato nella difficile discesa del Passo Maloja, ha battuto in volata sul traguardo di Chiavenna i compagni di avventura Hunter (Barloworld), giunto secondo e Brutt (Katusha) terzo. Quarto Viganò della Fuji-Servetto e quinto Bertolini della Diquigiovanni. Di Luca conserva la maglia rosa.

    La tappa, resa ancor più impegnativa dal freddo e dalla pioggia, è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Huzarski, Facci, Klimov e Isaichev, scattati subito dopo la partenza e ripresi a 40 km dall'arrivo dopo aver avuto un vantaggio massimo di oltre nove minuti.

    Soddisfatto il leader della classifica generale Di Luca: "E' stata una tappa difficile con un finale impegnativo,sono sempre stato davanti e va bene così". Intanto Visconti preannuncia battaglia per la tappa di domani: "Potrebbe essere la mia giornata, anche se ci vuole fortuna, la gamba, comunque, è buona". Domani è in programma l'ottava tappa la Morbegno-Bergamo
     
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  5. juveforever
     
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    Giro d'Italia: 8a tappa a Siutsou
    Di Luca conserva la maglia rosa
    Di Luca

    Il bielorusso Konstantin Siutsou (Columbia High Road) ha vinto per distacco l'ottava tappa del Giro d'Italia, da Morbegno a Bergamo (209 km). Danilo Di Luca, giunto terzo, insieme al gruppo dei migliori, a 21'' dal trionfatore di giornata, ha conservato la maglia rosa. Frazione segnata dalla grave caduta dello spagnolo Horrillo, finito in un burrone. Domenica nona tappa, a Milano: un circuito cittadino per celebrare i cento anni della corsa.

    Siutsou, alla prima vittoria in carriere al Giro, è scattato sullo strappo finale verso Bergamo alta, ha 'scollinato' ai -3 dall'arrivo con 20'' di vantaggio sugli inseguitori e alla fine ha preceduto sul traguardo il norvegese Edvald Boasson Hagen, suo compagno di squadra e vittorioso venerdì a Chiavenna. Dietro a Di Luca è giunto invece l'australiano Michael Rogers (quarto). Il Team Columbia ha fatto dunque il pieno in questa ottava frazione, piazzando tre corridori nei primi quattro posti.

    In classifica generale, sfumato l'attacco di Garzelli, Leipheimer e Cunego (partiti sul Colle del Gallo e ripresi ad una quindicina di chilometri dal traguardo), non cambia nulla. Di Luca (Lpr) comanda su Lovkvist, staccato di 13''. Terzo è ancora un uomo del Team Columbia, Rogers, a 44''. Leipheimer (Astana) è quarto a 51'', poi ci sono il russo Menchov (Rabobank) a 58'' e Ivan Basso (Liquigas) a 1'14''.



     
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  6. juveforever
     
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    Giro: sprinta ancora Cavendish
    Di Luca mantiene la maglia rosa
    Cavendish

    Mark Cavendish ha vinto in volata l'undicesima tappa del Giro d'Italia, da Torino ad Arenzano (214 km). Per il velocista della Columbia High è il secondo successo personale in questa edizione della corsa rosa, dopo la discussa frazione di Milano. Sul traguardo ligure è giunto secondo Farrar, terzo Petacchi. Danilo Di Luca resta in maglia rosa. Giovedì la temutissima cronometro delle Cinque Terre, da Sestri Levante a Riomaggiore (60 km).

    Cavendish come Petacchi e Di Luca. Sono tre i corridori che in questa edizione del centenario sono riusciti a mettere insieme una doppietta. Per la Columbia High Road si tratta del quinto successo di tappa, dopo la cronosquadre inaugurale e i Boasson Hagen e Siutsou.

    In classifica generale non cambia nulla, ma l'attesa cresce in vista della prossima tappa, la lunga cronometro in terra ligure, indicata fin da prima della partenza della corsa come uno dei momenti chiave. Di Luca (Lpr) la affronterà con un vantaggio di 1'20'' su Menchov, 1'33'' su Rogers e 1'40'' su Leipheimer, caduto nella frazione con arrivo ad Arenzano.

    Intanto l'arrivo in volata dell'undicesima tappa non ha mancato di sollevare nuove polemiche. Con Petacchi all'attacco di Farrar: "Penso che sia abbastanza scorretto" ha detto il velocista della Lpr. "Ci sono spallate gratuite, anche quando non serve. L'importante è non cadere, ma penso che Farrar sia abbastanza scorretto".
     
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  7. juveforever
     
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    Giro: Menchov nuova maglia rosa
    Il russo si aggiudica la cronometro
    Menchov

    Denis Menchov vince la cronometro delle Cinque Terre (Sestri Levante-Riomaggiore: 60,6 km) ed è la nuova maglia rosa del Giro d'Italia. Tappa attesissima la dodicesima, che ha rivoluzionato la classifica generale. Il russo della Rabobank, che ha preceduto di 20'' al traguardo lo statunitense Leipheimer (Astana), è il nuovo leader della corsa, con un vantaggio di 34'' su Di Luca. Leipheimer terzo a 40'', Basso è settimo a tre minuti.

    Dunque la crono non ha deluso le attese. Menchov, che in carriera ha saputo vincere due volte la Vuelta, è stato in testa dall'inizio alla fine, infliggendo al traguardo 1'54'' di distacco a Danilo Di Luca, classificatosi sesto. Il margine dell'abruzzese nella generale, prima di questa tappa, era di 1'20''. Già al terzo intermedio, in cima alla seconda salita di giornata (il Passo del Termine), si è capito che il "Killer" della Lpr non ce l'avrebbe fatta a reggere all'attacco del russo. "Ma mi sono difeso bene, sono contento" ha detto Di Luca. "Menchov è andato fortissimo, era una crono difficilissima, non finiva mai. Sono partito bene, poi in salita ho fatto un po' di fatica. L'importante è essere lì a pochi secondi".

    Ora Di Luca dovrà puntare sulle salite che restano prima della conclusione di questa edizione del centenario, da Monte Petrano (16esima tappa) al Blockhaus (17esima), fino al Vesuvio (19esima), cercando di sfruttare il fatto che Menchov non ha con sè una squadra in grado di dargli grande supporto. Intanto, nella crono ligure s'è messo in evidenza un ottimo Stefano Garzelli, terzo sul traguardo a 1'03'', davanti allo sloveno Brajkovic (quart a 1'27'') e a Franco Pellizotti, che ora insidia il ruolo di capitano della Liquigas ad un deludente Ivan Basso, giunto solo undicesimo, a 2'17' ("Chiaramente il mio non è risultato eccellente"), nove secondi meglio di Lance Armstrong, altro corridore non all'altezza delle aspettative in questa cronometro, malgrado i progressi mostrati nelle ultime tappe.

    Ora spazio di nuovo ai velocisti, chiamati a sprintare venerdì a Firenze nella tredicesima tappa, con partenza da Lido di Camaiore (176 km).
     
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  8. juveforever
     
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    Giro d'Italia: tris di Cavendish
    A Firenze battuti Petacchi e Davis

    Va al velocista britannico Mark Cavendish la tredicesima tappa del Giro d'Italia da Lido di Camaiore a Firenze di 176 chilometri. Lo sprinter della Columbia High-Road che con questo successo è alla sua terza vittoria al Giro ha battuto in volata Alessandro Petacchi della Lpr Brakes-Farnese e Allan Davis della Quick Step. Quarto Farrar della Garmin. Il russo Menchov ha mantenuto la maglia rosa di leader della classifica generale.

    La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Scarselli (Isd), Ignatiev (Katusha) e Schroeder (Milram). I tre, scattati dopo 10 km, hanno avuto un vantaggio massimo superiore ai cinque minuti. Ultimo ad arrendersi alla rimonta del gruppo è stato il tedesco della Milram che è stato ripreso a 5 km dal traguardo di Firenze.

    Sabato è in programma la quattordicesima tappa, la Campi Bisenzio-Bologna di 172km, con l'impegnativo arrivo sul San Luca preceduto dalle scalate del Passo della Collina, del Valico di Mediano, del Valico di Tolè e del Mongardino.


     
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  9. pato_97
     
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    Giro d'Italia: tris di Cavendish
    A Firenze battuti Petacchi e Davis



    Va al velocista britannico Mark Cavendish la tredicesima tappa del Giro d'Italia da Lido di Camaiore a Firenze di 176 chilometri. Lo sprinter della Columbia High-Road che con questo successo è alla sua terza vittoria al Giro ha battuto in volata Alessandro Petacchi della Lpr Brakes-Farnese e Allan Davis della Quick Step. Quarto Hunter della Barloworld. Il russo Menchov ha mantenuto la maglia rosa di leader della classifica generale.

    La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Scarselli (Isd), Ignatiev (Katusha) e Schroeder (Milram). I tre, scattati dopo 10 km, hanno avuto un vantaggio massimo superiore ai cinque minuti. Ultimo ad arrendersi alla rimonta del gruppo è stato il tedesco della Milram che è stato ripreso a 5 km dal traguardo di Firenze.

    Fine gara nuovamente rovente tra Petacchi e Farrar dopo le polemiche seguite alla volata di Arenzano. Lo spezzino della Lpr, infatti si è così espresso a fine tappa: "Non so cosa volesse, mi ha detto qualcosa e alla fine e l'ho mandato a quel paese. Io ero a ruota di Cavendish, Renshaw e Boasson Hagen, gli hanno tirato una grande volata ed io sono stato bravo a piazzarmi al secondo posto. Gli sprint si fanno a tutta, non posso guardare ogni particolare".

    Soddisfatto, invece, Cavendish: "E' stato uno sprint duro, oggi ero al massimo ma la squadra è stata brava a pilotarmi e non potevo far altro che vincere. Deciderò stasera se andar via o meno. Sono stanchissimo però vorrei restare: deciderò con la squadra".

    Sabato è in programma la quattordicesima tappa, la Campi Bisenzio-Bologna di 172km, con l'impegnativo arrivo sul San Luca preceduto dalle scalate del Passo della Collina, del Valico di Mediano, del Valico di Tolè e del Mongardino.
     
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  10. juveforever
     
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    Giro: a Bologna vince Gerrans
    Il russo Menchov resta in maglia rosa


    Simon Gerrans ha vinto per distacco la 14esima tappa del Giro d'Italia, da Campi Bisenzio a Bologna-Santuario di San Luca (172 km). L'australiano della Cervelo ha preceduto i compagni di fuga Bertogliati e Gavazzi, staccati di 12 e 18 secondi. Il gruppo della maglia rosa Denis Menchov, con Di Luca e Pellizotti, è giunto al traguardo con 1'04'' di ritardo dal vincitore. Domenica 15esima frazione, da Forlì a Faenza (161 km).

    Gerrans e gli altri. Al chilometro 12 se n'erano andati in quattordici. Una fuga da lontano, che il gruppo ha lasciato andare. Troppo. Dopo 15 km di avanscoperta, il vantaggio dei battistrada superava già i 4'30''. Ci voleva l'impegno delle squadre più forti per andare a chiudere.

    Peccato che nessuna, Lpr a parte, avesse interesse a farlo. "Quello di San Luca è un arrivo per Di Luca" si diceva alla vigilia. "A Bologna attaccherò per recuperare secondi in classifica" aveva annunciato il 'Killer' di Spoltore. Risultato: nessuno ha dato il cambio alla squadra dell'ex maglia rosa, con la Rabobank di Menchov più che tranquilla, senza uomini pericolosi in fuga, la Lampre a ruota, avendo Gavazzi (poi terzo) nel gruppetto di testa, e la Liquigas per nulla interessata, per via di un arrivo giudicato non adatto a Basso e Pellizotti.

    La Lpr ci ha provato e ai -20 dal traguardo sembrava essersi quasi riuscita. Un minuto e 36 secondi il distacco minimo raggiunto dal gruppo, prima del nuovo crollo, decisivo. Intanto davanti la fuga aveva perso pezzi, la metà circa dei 14 iniziali. Gerrans ha piazzato il suo allungo una volta passato lo striscione dell'ultimo chilometro, dove lo strappo finale s'è fatto più duro.

    Dietro, Di Luca, dato l'addio al sogno abbuoni, ha provato almeno a guadagnare qualche secondo su Menchov. Progetto fallito. Solo Basso e Leipheimer hanno concesso qualcosa, poco, tre secondi, chiudendo a 1'07'' (Armstrong a 1'58''). In classifica il distacco fra il russo in rosa e l'abruzzese resta di 34'', alla vigilia di due tappe insidiose. Leipheimer è terzo a 43'', poi Pellizotti, a due minuti esatti.

     
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  11. juveforever
     
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    Giro, impresa di Sastre sul Petrano
    Menchov resta in rosa dopo 16.a tappa


    Grande impresa di Carlos Sastre nella tappa più dura del 92° Giro d'Italia. Lo spagnolo della Cervelo si è imposto nella 16.a frazione, da Pergola a Monte Petrano per 237 km e oltre 4mila metri di dislivello complessivo. Decisiva l'ultima salita, quando Sastre ha cambiato marcia, precedendo per distacco Menchov, Di Luca e Basso. Proprio Menchov mantiene la maglia rosa di leader in classifica.

    Denis Menchov ha corso una gara tatticamente perfetta. Il russo della Rabobank è giunto con un distacco di 24" da Sastre, davanti a Danilo Di Luca (LPR) e Ivan Basso (Liquigas), rispettivamente staccati di 26" e 29" dallo spagnolo vincitore dell'ultimo Tour de France e ora rientrato nei giochi per il successo finale.

    "Il Giro non è finito, sono qui per vincere. Sapevo di poter fare qualcosa di buono e ci sono riuscito. La squadra mi ha aiutato tutto il giorno nella tappa più dura di tutto il Giro - ha esultato Sastre - . Ora ci aspettano altre due giornate importanti con le frazioni del Blockhaus e del Vesuvio. Ora abbiamo la possibilità di tirare il fiato (martedì riposo, ndr), poi vediamo se riusciamo a fare qualcosa".

    Decisivo è stato l'allungo sull'ultima salita, quella che ha bruciato le ambizioni dello statunitense Levi Leipheimer (Astana), uscito di classifica dopo aver accusato un ritardo intorno ai 3'.

    Ha sfiorato l'impresa Yaroslav Popovych (Astana), in fuga insieme a un gruppo di una ventina di corridori e rimasto solo prima di essere ripreso a una manciata di km dal traguardo.

     
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  12. juveforever
     
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    Giro, Scarponi vince a Benevento
    Il russo Menchov resta in maglia rosa.



    Michele Scarponi ha vinto la 18.a tappa del Giro d'Italia, da Sulmona a Benevento per 182 chilometri. Per il corridore della Diquigiovanni-Androni è la seconda vittoria in questa 92.a edizione della corsa. Scarponi ha battuto in volata il gruppetto di fuggitivi, che ha lasciato il gruppo della maglia rosa a quattro minuti. Il russo Denis Menchov resta leader della classifica generale.

    Dopo aver vinto a Mayrhofen, in Austria, Scarponi sul traguardo della città sannita ha preceduto il colombiano Felix Ravalo Cardenas, lo statunitense Danny Pate, il danese Lars Bak e l'ucraino Dmytro Grabovskyy.

    Il suo successo è nato negli ultimi 300 metri dal traguardo, con Michele bravo a entrare prima negli otto corridori che a 15 chilometri dal traguardo si sono staccati da un manipolo di 25 che era in fuga dal 55° chilometro e che stava progressivamente perdendo terreno sui big.

    "Non ci credevo tanto in partenza - ha ammesso Scarponi - . Ci sono stati diversi scatti, c'era molto vento, ma quando poi ho visto l'arrivo ho fatto il possibile per non farmi tagliare fuori e alla fine sono riuscito a vincere. Sono incredulo, pensavo di andare in fuga più venerdì. Poi ho cercato di stare davanti per cercare di andare in fuga, il circuito mi si addiceva e mi sono giocato la tappa".

    Ora il calendario prevede l'ultimo arrivo in quota con la 19.a e terzultima tappa della corsa: la carovana partirà da Avellino per arrivare in cima al Vesuvio dopo 184 chilometri. Sarà l'occasione finale per Danilo Di Luca di tentare l'attacco alla maglia di Menchov.

     
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  13. juveforever
     
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    Giro: Gilbert vince ad Anagni
    Menchov guadagna 2'' su Di Luca.



    Il belga Philippe Gilbert ha vinto per distacco la ventesima tappa del Giro d'Italia, da Napoli ad Anagni (203 km). Il corridore della Silence Lotto ha preceduto di 2'' il francese Voeckler (Bouygues Telecom), poi, a 7'', il gruppo maglia rosa, regolato da Garzelli. In classifica generale Denis Menchov guadagna 2'' su Danilo Di Luca grazie ad un traguardo volante. Ora ne ha 20. Domenica ultima frazione, la cronometro individuale di Roma.
     
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  14. juveforever
     
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    Ciclismo, Menchov vince il Giro
    A Roma affermazione di Konovalovas


    E' Denis Menchov il vincitore del Giro d'Italia edizione 2009. Il russo della Rabobank si è messo alle spalle Danilo Di Luca (Lpr) e Franco Pellizotti (Liquigas). Quarto si piazza Sastre e quinto Basso. Nella cronometro finale, corsa nel circuito cittadino di Roma, la maglia rosa è scivolata a poche centinaia di metri dal traguardo mettendo a rischio la vittoria finale. La tappa è andata al lituano Ignatas Konovalovas.

    Il 31enne campione della Rabobank, che in carriera vanta anche due Vuelta di Spagna, è il terzo russo a portare in patria la maglia rosa dopo Eugeni Berzin (1994) e Pavel Tonkov (1996). Menchov succede nell'albo d'oro della corsa allo spagnolo Alberto Contador, quest'anno non presente sulle strade della nostra corsa a tappe.

    Menchov ha comunque dimostrato forza e regolarità. Le qualità che gli hanno fatto guadagnare questo Giro. Non certo tra i favoritissimi della vigilia, il russo è riuscito a crescere lentamente, ma inesorabilmente. Senza quel finale da brividi anche la crono avrebbe potuto essere sua. Così non è stato. Ma la rabbia esplosa dal petto del corridore alla fine del tappa è la fotografia di un corridore che ha voluto... fortemente voluto.
     
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