Non ho capito Berlusconi

Di Andrea Longoni di QSVS

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  1. PizForGo
     
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    Lo ha fatto da una cornice speciale come Gerusalemme, ma il suo non è stato quello che si può definire propriamente un pensiero buono, tutt’altro. Alzi la mano chi non ha strabuzzato gli occhi leggendo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi nelle quali ha bollato l’acquisto di Amantino Mancini come ‘inutile’, senza mezzi termini, senza altre possibili interpretazioni. A molti forse avrà ricordato lo sfogo dello scorso maggio da Sharm el Sheick quando Berlusconi attribuì le colpe della mancata vittoria dello scudetto a Carlo Ancelotti, dandogli di fatto il benservito. Quando parla non è mai banale, ma questa volta il tutto è avvenuto proprio nel giorno della presentazione dell’ex interista a Milanello, che dovrà farsi amare sul campo dai suoi nuovi tifosi, ma che se non altro a livello di dichiarazioni, lui sì si è già fatto apprezzare (“Al Milan è diverso, si gioca meglio al calcio, all’Inter ho buttato sei mesi”). Francamente non ho condiviso l’uscita del patron rossonero (“L'acquisto di Mancini? Non l'ho capito. E' un altro trequartista mentre a noi magari serve qualcuno che finalizzi il gioco. E' fermo da due anni, non sono d'accordo con il suo acquisto e l'ho detto a Galliani"), l’ ho ritenuta inopportuna per una serie di aspetti. Innanzitutto ci avevano insegnato che i panni sporchi si lavano in casa, bene ha fatto Berlusconi ad informare Galliani del suo disappunto, chi mette i soldi ha il diritto e il dovere di esprimere il proprio parere, ma farlo pubblicamente è stato a mio avviso controproducente. A proposito di panni, mettiamoci in quelli di Mancini che, pronti via, viene a sapere che chi gli pagherà lo stipendio non lo voleva assolutamente. E per fortuna che a Milanello dovrà provare a rigenerarsi fisicamente e mentalmente: auguri. Mettiamoci nei panni di Adriano Galliani che, è vero, non ha ingaggiato Cristiano Ronaldo ma pur sempre un buon giocatore: lo ha fatto con due soldi, perché questo è quello che passa il convento, nella fattispecie colui che ha criticato l’operazione e avrebbe voluto una punta. Ci chiediamo ora quali saranno le modalità e le procedure che porteranno ai prossimi acquisti. Con pochi soldi servono buone idee e forse i miracoli, con tanti soldi è possibile ingaggiare anche i fenomeni e questo Berlusconi lo sa bene. Grandi punte che cambiano maglia gratis o quasi non se ne ricordano, per queste servono i soldi, e tanti: non voglio discutere la politica societaria del risparmio che anzi posso quasi capire, ma con 3 milioni e 750mila euro non si possono comprare nemmeno le stringhe delle scarpette di Dzeko, ad esempio. Con una simile cifra si può comprare Paolucci, che non mi pare stia scrivendo pagine importanti della storia della Juventus, si può fare un pensierino ad Amoruso o Caracciolo, o sferrare perché no un attacco a Calaiò, o ancora provare a portarsi a casa Bogdani. Finalizzatori sì, più nei sogni che in serie A. In tutto questo i cugini interisti ora si leccano le mani, sono riusciti a creare un insolito caso nella casa dei rivali, vero, sono convinti di aver rifilato loro un pacco, ma questo è tutto da vedere, con buona pace di Berlusconi. Chissà che l’aria di Milanello e il samba nello spogliatoio non possano davvero rigenerare anche questo giocatore, il cui acquisto per 13 milioni di euro da parte dell’Inter era stato appreso con tanta, tantissima invidia da tutti i milanisti: dobbiamo ricordarlo, era soltanto un anno e mezzo fa.

    Andrea Longoni Fan's Club! bell'articolo
     
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0 replies since 4/2/2010, 09:26   26 views
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