Le scuole calcio rovinano il calcio

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  1. Sergio Conceicao
     
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    Una mia ferma convinzione è che le scuole calcio siano la rovina dei ragazzini. Questo sopratutto a causa degli allenatori e dei loro metodi di allenamento. Inoltre hanno diffuso il modo di pensare che le due ore di allenamento siano sufficenti, tutt'altro. Un ragazzino deve sempre giocare a calcio e non prendere per oro colato tutto ciò che gli viene detto ad allenamento.
    Ci si concentra troppo sulla corsa, sulla tattica e vengono trasmesse troppe paure dagli allenatori, i quali, per non fare brutta figura, ci tengono al risultato e se ne escono con trovate del tipo "non tentare il dribbling che perdi la palla !".
    A calcio si gioca con i piedi e senza quelli non si va da nessuna parte, ma ormai di tecnica se ne insegna ben poca, ci si preoccupa troppo poco del lato divertente del calcio, che a quell'età dev'essere fondamentale. E' chiaro che si impari di più giocando per strada.
    Poi ovviamente va insegnata anche la tattica e vanno formati i fisici, ma ormai si sta perdendo il senso della ragione e dando più peso a ciò che ne merita meno.

    In Brasile non ci sono scuole calcio o strutture chissà quanto all'avanguardia eppure escono talenti su talenti. Questo dice tutto a mio avviso.
     
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  2. shaka81
     
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    Sono d'accordo con te ma in parte, nel senso che dipende sempre da dove inizi a giocare...cioè è chiaro che nelle grandi città lo spazio per fare calcio è sempre più istituzionalizzato, o ti iscrivi ad una scuola oppure non giochi...ovviamente la scuola calcio indottrina secondo la cultura dell'allenatore e di chi gravita intorno alla squadra, quindi si farà parte atletica, parte tattica ed un minimo di tecnica visto che ormai si punta al fenomeno fisico più che tecnico...nei piccoli paesi di provincia ancora resiste la partitella sotto casa e nelle partitelle sotto casa si impara la tecnica...quando giocavo da ragazzo ho appreso di più con il calcio tedesco (quello tutto al volo e con i punti da sottrarre al portiere) che non giocando con la squadra del paese (che allora faceva una onestissima serie c)...il mister mi diceva buona l'idea se provavo un lancio pericoloso e non mi riusciva però non mi aveva mai insegnato ne uno stop, ne un tiro fatto bene...
     
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  3. Sergio Conceicao
     
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    Hai ragione nel dire che nelle grandi città lo spazio sia ridotto e quindi devi rivolgerti alle scuole calcio, ma secondo me è anche dovuto ad un cambio di mentalità generale.
    Per esempio (anche si parla di 25-30 anni fa) Fabio Cannavaro (quindi Napoli) ha più volte raccontato di quando si trovava con i suoi amici e giocavano per strada tutto il giorno, con questo intendo dire che volendo un po' di spazio lo si riesce a trovare lo stesso.
     
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  4. shaka81
     
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    Beh Sergio è sempre un problema di tempi ovviamente...nei piccoli centri si vive sempre in ritardo quello che avviene nelle grandi città...20 anni fa anche Roma e Napoli erano città vivibili come oggi è il paese in cui abito io...il risvolto della medaglia è che adesso i piccoli centri iniziano a diventare intolleranti al gioco ed ai piccoli come sono diventate le metropoli...diciamo che il calcio genuino di una volta si fa sempre più nelle piccole città, sarebbe da monitorare il discorso periferie delle grandi città...ad esempio le zone periferiche di Roma assomigliano ad una provincia qualsiasi...
     
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  5. Sergio Conceicao
     
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    Si si intendo anche le periferie quando parlo di grandi città ...

     
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  6. Paul Ince8
     
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    Per scuole giovanili cosa intendi?

    se si parla di eta tra i 6 e i 14 anni sono totalmente daccordo con te.

    Dai 14 anni in su oltre alla tecnica vanno sviluppate molte altre conoscenze per prepararsi al calcio vero.

    è vero che si gioca con il pallone e bisogna divertirsi ma per diventare CALCIATORE ci vogliono tante componenti.
    Giocatori abili tecnicamente che io chiamo da circo ce ne sono a migliaia.Ma gente che sa giocare a pallone ce ne sono molto ma molto meno.

    Per fare 2000 palleggi, dopo 1 anno di lavoro si riescono a farli ma nel campo serve a poco.
    Bisogna abbinare la tecnica all'utilita del gioco del calcio.
    è uno sport di squadra e non singolo.
    La parte tattica va affrontata dai 14 anni in su,non prima!!
    ma per spiegare a giocare a calcio ad un bambino bisogna fargli capire come si sta in campo innanzitutto.
    La parte tecnica è fondamentale ma non deve rimanere fine a se stessa.

    Si gioca con i piedi e con il fisico ma prima di tutto con la testa.
     
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  7. Sergio Conceicao
     
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    Si si Paul io intendo sopratutto in giovane età ...

    Paul per me l'esempio devono essere i migliori, ossia i brasiliani ...
     
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  8. Frank.8
     
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    Sono d'accordo con Paul. Per giocare a calcio non basta una tecnica da giocoliere; serve soprattutto il cervello ed io aggiungerei anche lo spirito di sacrificio, per come lo vedo io il calcio.

    Sul tuo discorso non saprei dirti. Sinceramente quando giocavo a calcio, lo facevo con la massima serenità, giocavo per divertirmi e nessun mister mi ha mai messo pressioni addosso. E non giocavo in periferia, giocavo in una squadra nel centro di Pescara, ma proprio nel cuore della città. Ed era (è) una squadra di tutto rispetto a livello giovanile.

    Poi Sergio, i Brasiliani tecnicamente saranno anche i migliori, ma per la mia visione di calcio il Brasiliano tipico (Ronaldinho, Robinho, Adriano) non è il prototipo di calciatore perfetto. Ci vanno molto vicino gli Argentini, ma secondo me ogni Nazione (sempre generalizzando) eccelle in qualcosa (Brasile=tecnica; Argentina=tecnica e grinta; Italia=tattica; Spagna=palleggio; Inghilterra=agonismo e grinta; Germania=fisico; ecc.ecc.).

    Tornando al discorso, secondo me i bambini sotto i 14-15 anni devono vivere il calcio come un divertimento, ma pur imparando qualcosa.
    Non dico che debbano studiare e provare tattiche 5 ore in allenamento, ma secondo me le basi gli vanno date, altrimenti rischiano di bruciarsi da piccoli, prendendo il calcio nel lato sbagliato. Gli va insegnato almeno come si sta in campo.
     
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  9. Sergio Conceicao
     
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    Si vabbè ma ovvio che a 14-15 anni devi dargli nozioni anche di tattica, sviluppare il fisico ecc ecc ... se va bene in 3 anni sei in prima squadra infatti ...

    I Brasiliani sono i migliori, han vinto più mondiali e confederations di tutti, hanno avute le nazionali e i campioni più grandi (molti di più rispetto ad altre nazionali) e ne sfornano in continuazione.
    Per esempio se non si fossero persi fuori dal campo adesso avrebbero avuto un attacco con Ronaldinho, quello vero, Robinho, Adriano e Kakà.

    Cmq non ho detto che gli allenatori mettono pressioni addosso, ho detto che in troppi pensano più al risultato e dire ad uno di non provare il dribbling significa mettergli paura addosso, paura di provare la giocata rischiosa, che è anche quella che ti permette però di risolvere le partite.

    Cmq non è un opinione solo mia, moltissimi ex giocatori dicono che per strada o negli oratori ecc imparavi tantissimo.

    Poi un errore è pensare che basti andare a calcio, invece un ragazzino dovrebbe giocare a calcio anche nel resto delle ore libere.

     
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  10. Frank.8
     
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    Ti quoto sul fatto che per strada o negli oratori ecc. ecc. si impara moltissimo, ma anche a scuola calcio, se hai un buon allenatore, si impara altrettanto.

    D'accordo anche sul fatto che un ragazzino per sfondare dovrebbe giocare spesso a calcio.

    Comunque boh, sarò stato fortunato, ma io ho giocato in 3 squadre diverse, due di Pescara centro ed una della piccola cittadina nella quale vivo (praticamente una frazione di Pescara), e non ho mai avuto un mister che corrisponde alla tua descrizione.

    Poi è ovvio che se ci sono mister del genere è sbagliatissimo, a certi livelli devi sbattertene di certe cose, il tuo unico scopo è quello di far divertire i bambini ed allo stesso tempo farli crescere calcisticamente.

    Cioè ad esempio io da bambino ero pigro, non vedevo ancora il calcio come lo vedo da molti anni a questa parte; aspettavo il pallone sui piedi e mi ritenevo un fenomeno, come molti bambini. Il mio mister dell'epoca mise una regola, alle partitelle d'allenamento se mi beccava in fuorigioco (facevo l'attaccante), dovevo fare 20 giri di campo e 30 flessioni.

    Da lì iniziai ad impegnarmi di più sul campo, e man mano che passavano gli anni facevo sempre più movimento grazie proprio a quel mister, fino a diventare la brutta copia di Borriello (o la bruttissima copia di Rooney, come preferite) in quanto ad impegno e movimento.

    Cioè, a volte devi andare anche aldilà del divertimento e far capire al bambino che sta prendendo il calcio nel verso sbagliato.

    Infine sul non provare la giocata decisiva non so dirti...personalmente ho avuto mister che ci rimproveravano solo la troppa leziosità, fare i colpi di tacco quando non servono, essere troppo innamorati del pallone ecc., però nessuno ci ha mai rimproverato quando provavamo un dribbling in più.
     
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  11. G-Mellow
     
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    CITAZIONE (Frank.8 @ 5/3/2010, 19:50)
    Per giocare a calcio non basta una tecnica da giocoliere;

    esatto..io ho visto un video in cui uno che non avevo mai visto prima facevi dei numeri strepitosi e faceva un freestyle con cristiano ronaldo e il portoghese era molto più "scarso" di questo sconosciuto..
     
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  12. Sergio Conceicao
     
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    Bo ma che c'entrano i giocatori da circo/freestyle/giocolieri col mio discorso ? quello neanche è calcio in pratica ...
    Anche Tevez adesso che ricordo ha detto di aver giocato tantissimo per strada (quando ha detto che aveva 10 anni e giocava contro i 18enni) o Ibra che giocava sempre nel campetto del quartiere di Rosengrad (mi pare si chiami così, periferia di Malmoe) che adesso ha porta il suo nome ...
     
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  13. shaka81
     
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    Secondo me questa esigenza della tattica è un retaggio tutto italiano...ancora oggi nelle grandi europee si sente dire che di tattica si fa poco e niente e sono portato a credere che se in prima squadra non fai tattica ne farai poca anche nelle giovanili...recentemente l'ha detto Okaka e si è sempre pensato che le squadre inglesi si allenassero giocando e non con ore di schemi e preparazioni strane...forse una volta era utile questa scientificità del lavoro perchè con poche risorse (anche meno praticanti) dovevi trarre il massimo oggi hai un ventaglio enorme di scelte e quindi puoi pescare chi certe qualità le ha innate...secondo me siamo l'unico paese in cui la tattica viene prima di tutto il resto...
     
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  14. Cave_4
     
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    vero vero si dà troppa importanza alla tattica...
    ke poi insegnarla a dei 14enni è quasi inutile perkè nn la capiscono o se la scordano e in partita neanke ci pensano.
     
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13 replies since 5/3/2010, 17:44   568 views
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