Il fumo nei guanti

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  1. shaka81
     
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    Oggi mi va di raccontare una storia a metà fra la fantasia e la realtà...l'invenzione di quel passato romanticamente fosco, fatto di musica Jazz e lotte sociali...una ballata epica sulle gesta di eroi granitici come i loro muscoli ma fragili come ogni essere umano...oggi vorrei cantare i tempi in cui un soprannome te lo guadagnavi e per questo ti qualificava più del nome stesso, i tempi d'oro della boxe, sport nobile praticato da gente scostumata...scostumata perchè presa a pugni, ancor prima che dagli avversari, dalla vita stessa...figli di famiglie, quartieri e città che offrivano poco o niente se non degrado e criminalità...unica scappatoia lo sport, quello più umile ed immediato, due guantoni ed un sacco per trasformare i colpi da carezze a sassate...un panorama fatto quasi unicamente di neri, perchè il loro unico privilegio era quello di non poter fare altro, manipolare il pugilato mondiale rendendolo uno sport quanto mai di nicchia...per i praticanti...ma seguito da tutti anche per i forti contenuti che celava...ogni pugno di Alì era un fiore in un fucile, una spallata contro i pregiudizi...svelato il primo protagonista è giusto parlare anche del secondo, perfetta antitesi all'eleganza, Smoking Joe opponeva un sinistro mortale...tutti i più grandi si sono inchinati di fronte a quel pugno, un interruttore in grado di spegnere una persona...campione del mondo, campione dei campioni con quel Ko sul rivale di sempre...fantastico a Manila, 14 round al limite della morte...e forse quello è stato il passo conclusivo...per uno che non indietreggiava mai, trovarsi davanti alla morte, equivale ad andargli incontro...senza paura e tirando qualche bel cartone...questo è successo e così finisce la storia di Joe "Smoking" Frazier, messo KO dal destino senza aver mai dato l'impressione di essere un pugile suonato...un eroe dei tempi veri, in cui i soprannomi te li guadagnavi sul ring, volando come una farfalla o facendo uscire fumo dai guantoni...
     
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  2. Jourdain
     
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    Domanda a un giornalista che per anni si è occupato di boxe: "è morto Joe Frazier, grande pugile, con Cassius Clay e Foreman è stato protagonista del periodo forse di massimo splendore della boxe.
    Volevo chiederti se potevi farmi un ritratto su di lui. Che tipo di pugile era?"


    Risposta del giornalista: "uno che menava e parava i colpi con il viso. Il primo con Clay"
     
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  3. shaka81
     
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    Ero un discreto fan di pugilato e come per il calcio ho passato alcuni anni a guardare vecchie partite, ho passato tante serate a rivedere vecchi incontri...devo dire che la vitalità della Boxe di quegli anni è stata irripetibile e forse impareggiabile nel panorama sportivo al completo...c'erano i più grandi pesi massimi della storia cosa che equivarrebbe ad aver visto giocare Maradona, Pelè, Di Stefano, Crujff, Ronaldo ed ovviamente Totti da contemporanei...senza dimenticare Teofilo Stevenson, forse il più grande di tutti se si resta legati al pugilato come arte, che non passò mai professionista ma vinse 3 olimpiadi di fila...
     
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  4. Paul Ince8
     
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    Mio nonno ieri era in lacrime:me ne ha sempre parlato tantissimo sopratutto per il modo di incassare i colpi.
    Era il suo pugile preferito:mi dispiace non aver avuto questa sua passione perche spesso si riguardava alcuni incontri come io faccio con l'Inter.

    Dal poco che ho visto non posso che inchinarmi e rendere onore ad un grande pugile
     
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  5. shaka81
     
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    Paul a te sarebbe piaciuto...non era uno che inzuffava o cercava la polemica e la contrapposizione ad ogni costo ma non si tirava mai indietro...perse solo 4 incontri, 2 contro Alì (nessun Ko) e due contro Foreman (subì una sconfitta umiliante con 6 ko ma sbagliò incontro)...era uno tosto come un muro e con un sinistro che stendeva i buoi con un colpo...mai visto un pugile con un pugno così...devastante...anche Foreman tirava degli scaldabagni ma lui era smaccatamente fisicato...Smocking Joe invece era anche piccoletto ma con un braccio di granito ed una volontà incrollabile...
     
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  6. Jourdain
     
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    Shaka,

    anche se non è un peso massimo, cosa mi dici di Sugar Ray Leonard?

    Io non sono un grande appassionato di boxe, ma da quello che ho visto è il pugile che preferisco.

    Non si può non amare uno così:



    Consiglio a tutti di vedere l'incontro con Hagler dell'87.

    Edited by Jourdain - 9/11/2011, 01:17
     
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  7. shaka81
     
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    Leonard è stato sicuramente un estroso di gran classe e carisma...lui combatteva i main event senza essere campione proprio per la capacità di fare spettacolo...tra l'altro l'incontro che citi è anche un incontro molto discusso che riguarda il suo secondo ritorno alla boxe (di questo non sono sicuro perchè ricordo che ha smesso più volte intorno al 90 o giù di li)...a fine anni 70 ed inizio 90 era il re assoluto della scena...ma prima di lui Sugar Rey Robinson era stato il prototipo del pugile moderno...un grande danzatore del ring...forse il più di tutti, sicuramente il più completo, praticamente ambidestro, intelligente e fisicamente dotato per la categoria...
     
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  8. Jourdain
     
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    In Leonard ho sempre visto la boxe non come imposizione delle propria forza, o come gesto violento...ma come gioia della battaglia, studio dell'avversario, tattica psicologica, divertimento di salire sul ring...pochi sportivi mi hanno dato questa sensazione
     
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  9. shaka81
     
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    Che è anche un passo prima o dopo il concetto di sportività di cui tanto si dibatte...se irridere l'avversario è una dimostrazione di capacità e quindi ammesso oppure è antisportivo e quindi condannabile...
     
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  10. Jourdain
     
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    CITAZIONE (shaka81 @ 9/11/2011, 16:52) 
    Che è anche un passo prima o dopo il concetto di sportività di cui tanto si dibatte...se irridere l'avversario è una dimostrazione di capacità e quindi ammesso oppure è antisportivo e quindi condannabile...

    Non so se è solo una mia percezione o cosa;

    però anche quando Leonard provocava o irrideva l'avversario, non ho mai visto la volontà di schiacciare l'avversario o di fargli del male (anche se poi gli faceva certo male, quando lo colpiva)...ho visto solo la volontà di vincere quel gioco, che è si una battaglia, ma di vincerlo divertendosi e facendo divertire il pubblico
     
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  11. shaka81
     
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    ma è un altro dilemma vecchio quanto il mondo...e cioè il fine dello sport professionistico è quello di vincere, fare soldi e fare spettacolo...a volte le tre cose non coincidono, altre si...alcune volte, quando si eccede in una caratteristica delle tre nascono le storture...io direi che finchè c'è una dimostrazione di capacità superiore allora si è sempre nel giusto, ad esempio Leonard che scherza Duran può essere un'umiliazione ma cela una differenza enorme di stato tecnico, fisico ecc...essendo la Boxe uno sport di testa ci sta e va vista come una buona tattica di un grande generale...Alì che montò un circo intorno al Rumble in the Jungle lo stimo molto meno (in quel caso) perchè studiò a mente fredda una tattica per giocare con tutte le agevolazioni possibili...in quel caso umiliò Foreman fuori dal ring (come faceva Valentino Rossi con le sue scenette imbecilli) avendolo portato su un terreno minato in cui ad ogni passo si faceva male...Leonard la provocazione se la giocava sul ring senza grande clamore fuori...per questo penso che la premeditazione sia la discriminante fra un'umiliazione ed una dimostrazione di superiorità...il Real che vince sempre 7-0 fa bene, sbaglierebbe se volesse dimostrare chissà cosa in questo modo...
     
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  12. Jourdain
     
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    Shaka, cosa fece Clay? Intendo il circo di cui scrivi e le difficoltà che incontrò Foreman
     
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  13. shaka81
     
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    Intanto la storia fra Alì e Foreman veniv cronologicamente dopo Alì-Frazier...Frazier era un campione ruvido ma leale e seppur rivale mai odiato da Alì...era cocciuto come un mulo e questo lo rendeva spigoloso nel modo di fare e di combattere...Foreman arrivava dal titolo vinto proprio contro Frazier, con la facilità irrisoria con cui un elefante abbatte un alberello...Foreman era semplice e rozzo, picchiava e vinceva perchè forte, grosso e cattivo...Alì capì che su quel piano avrebbe perso ed allora spostò l'attenzione su carichi molto più pesanti del semplice vincere o perdere...mise dentro l'orgoglio nero, il black mouslim, il ritorno nella terra madre...in pratica un incontro diventò l'evento del secolo...condì tutto con provocazioni e pressioni che limitarono e non poco il rivale, uomo semplice e diretto...alla vigilia c'era gente che andava da Foreman a scongiurarlo di non uccidere Alì...in realtà l'incontro l'aveva vinto Alì ancor prima di arrivare a Kinshasa...aveva fiaccato Foreman caricandolo di responsabilità e significati che non poteva sopportare...
     
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  14. G-Mellow
     
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    bumaye bumaye ali bumaye
     
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13 replies since 8/11/2011, 13:56   100 views
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