-
scenda.
User deleted
Siamo passati da "Se questo è un progetto" a "Seppur si muove".
Chiaramente si parla di mercato e i rumors parlano di un'Inter che sembra svegliarsi dal torpore che l'ha attanagliata nell'ultimo biennio. Vedremo se ci riuscirà o se ricadrà nella fase rem.
Intanto le trattative sono quelle giuste e comunque in linea con il diktat imposto dal patron Moratti, primo tra tutti il Fair play finanziario. A proposito, City, Real, Psg, Milan (tanto per citarne qualcuno) non lo fanno e alla fine qualcuno dovrà spiegarci come mai...
I comandamenti li conosciamo e sono:
1) svecchiare
2) abbassare il monte ingaggi
3) per un campione che va, uno che arriva con saldo positivo.
Nel dettaglio:
PORTIERE: qui siamo stati particolarmente in balìa degli eventi. Viviano prima dell'infortunio è stato vicino dal prendere il posto di Julio Cesar. Adesso che il portierone brasiliano sembra tornato ai suoi livelli si sta cercando una sistemazione in prestito per l'italiano. Dietro di loro si segue la maturazione di Bardi. In definitiva, la decisione è rimandata visto il caos che regna negli altri reparti.
DIFESA: qui sarà rivoluzione: se non a gennaio, probabile a giugno. Caldirola è andato a Brescia. Cordoba è pronto a lasciare a fine stagione. L'Inter non ha chiamato Chivu per il rinnovo e ha già trovato l'alter ego, Juan Jesus. Sicuri del posto Ranocchia, Samuel (dovrebbe rinnovare con un ingaggio minore), Nagatomo e Faraoni, l'Inter cercherà di piazzare Jonathan (magari sfruttabile come pedina di scambio in Brasile) e Maicon per il quale entra in corsa il PSG che ha bisogno di fare spese importanti. Leonardo ha sondato il terreno per Isla, ma quando si è sentito rispondere 18 mln ha pensato che a quel punto tanto valeva tentare il colpaccio, consapevole che l'Inter è dispostissima a privarsi del suo fuoriclasse dalle prestazioni altalenanti e dall'infortunio facile. Non per niente, si è subito buttata su Caceres, forte, giovane e accessibile.
Quindi per gennaio l'Inter si muoverà solo se qualcuno tentasse di anticipare i tempi su Maicon e Chivu, cosa improbabile.
CENTROCAMPO: qui le idee sembrano più nebulose. Ad agosto Brancamenta voleva a tutti i costi (si fa per dire) Casemiro. Adesso che il talentino è un pò caduto in disgrazia e il prezzo è in saldo, sembra non interessare più, tanto è vero che il nome caldo è diventato quello di Romulo del Vasco de Gama. Lo sponsorizza Ausilio ma sembra più un obiettivo futuro che per l'imminente mercato di gennaio. Se Ranieri proseguirà sulla strada del 4-4-2 o 4-2-3-1, non sembra esserci lo spazio per inserire un altro centrocampista centrale (Cambiasso, MOtta, Stankovic, Poli e Zanetti).
Per il futuro Stankovic è il più incerto di rimanere a causa di un fisico che diventa sempre più fragile. L'Inter vorrebbe sostituire Motta ma l'oriundo, che sente aria di smobilitazione, punta i piedi e manda segnali chiari tramite l'agente ormai a cadenza settimanale.
ATTACCO: l'inserimento prepotente su Tevez, la trattativa ufficiale per Lucas e l'interesse dichiarato per Lavezzi dimostra senza ombra di dubbio che l'attacco è il reparto che necessita degli interventi più pesanti.
Per gennaio è impossibile portare alla Pinetina Lucas (vuole rimanere in Brasile alemno fino alle Olimpiadi) e Lavezzi in piena corsa con il Napoli anche in Champions. L'apache ha già mezza maglia rossonera sulle spalle, ma se c'è stato un inserimento così deciso di Moratti vuol dire che dei margini di riuscita ci sono. Questo tentativo è anche la dimostrazione che Zarate è già stato bocciato (e non poteva essere altrimenti) e ora bisognerà trovargli una sistemazione (ma uno scambio di prestiti con la Fiorentina per Vargas no????)
E così veniamo al capitolo esterni: ne serve almeno uno, a sinistra come richiesto pubblicamente da Ranieri. Paradossalmente proprio in questo ruolo tutto tace. Speriamo che Branca ci stia lavorando (Farfan è praticamente libero ma chiede un ingaggio mostruoso, sembra almeno 6 mln; effettuato un sondaggio per Krasic ma la Juve non lo darà mai a una diretta concorrente, meno che mai all'Inter). Qui sarebbe il caso di velocizzare la trattativa e non aspettare la batosta del derby di metà mese.
ALLENATORE: qui è la solita storia. Permanenza legata non alla stima verso il tecnico ma ai risultati. Se Ranieri centra la zona Champions rimane. Sennò saluti e grazie, nemmeno non avesse ereditato una situazione disperata fatta di classifica da retrocessione, mercato disastroso, rosa vecchia e malconcia.
I nomi dei successori? Inutile farne: dal sogno Guardiola, ai papabili Spalletti, Mihajilovic e Capello, si potrebbero aggiungere una schiera di insospettabili come accaduto con Bielsa prima e Gasperini poi..