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Jourdain.
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BALOTELLI È UN SOGNO PROIBITO
Tutti lo vogliono, il City non lo cede
Agosto 2010: l’Inter cede Mario Balotelli al Manchester City. Alle spalle ci sono 29 mesi, e da 29 mesi Super Mario è un caso di calciomercato permanente. Piace molto al Milan, (ri)piace parecchio all’Inter, è il sogno di De Laurentiis a Napoli e sorvoliamo su altre missioni attorno a questo autentico fenomeno del calcio euro-mondiale. Fenomeno nel senso che possiede qualità calcistiche immense, un carattere che sovente le oscura e una visibilità pazzesca: nel bene o nel male, forte, densa, quotidiana.
A proposito di mercato, l’ultima settimana è indicativa: c’è un patto segreto fra lui e il Milan, Berlusconi parla di mela marcia, il Napoli fa sapere che vorrebbe portarsi a casa Super Mario, l’Inter sventola una clausola di rimpatrio ( nerazzurro) che oltrepasserebbe tutto e tutti, Berlusconi chiede scusa e il mondo rossonero spalanca ancora le sue porte. E...
In sette giorni è accaduto quel che accade da 29 mesi. Ma siamo ancora in attesa, da 29 mesi, che da casa-City venga formulata la frase di circostanza: Balotelli è in vendita, e questo è il prezzo. Già, mai sentita, mai letta, mai pronunciata: manco fosse una banalità, o un ostacolo minimo, oppure una volontà che non dipende dallo sceicco padrone del City.
E da quel che sappiamo - la fonte è autorevole - al City c’è Mancini che con Balotelli ha un rapporto speciale e a volte dettato dalla massima severità; e c’è un padrone, lo sceicco Al Mansour, che considera Balotelli l’unico fenomeno (calcistico) che il City possiede, arrivando a stipendiarlo come nessun altro 22enne al mondo. Questa è la realtà del City. Milan, Inter e Napoli continuino a corrergli incontro.
Roberto Omini (su Sportmediaset).