TOP 10 CONFEDERATION CUP

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  1. Principino Chivu
     
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    http://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/la-...cup-2013-461576
    La top ten della Confederations Cup 2013

    Contro le critiche e contro chi l'ha etichettata come poco più di una passerella estiva. Il sipario sulla Confederations Cup 2013 è calato solo da poche ore, ma questa competizione già ci manca. Perché l'antipasto del Mondiale che andrà in scena tra un anno è stato di quelli decisamente appetitosi. Sfide belle e ricche di gol, talenti in vetrina in vista delle prossime settimane di calciomercato e, soprattutto, tanto spettacolo: dal 4-3 conquistato dall'Italia contro il Giappone, alla Spagna padrona indiscussa del gruppo B passando per le giocate di Neymar e tanto altro. E poi c'era Tahiti: nazionale d'altri tempi, una vetrina sul calcio dilettantistico capace di ricordarci il volto più ingenuo e puro di questo sport.
    Ecco la top ten stilata con la consapevolezza che sono ben più di dieci i protagonisti che hanno reso questa competizione così interessante.

    10° posto - Elderson (Nigeria) - Una vetrina perfetta in vista della sessione di calciomercato. Terzino sinistro classe '88, questo calciatore di proprietà dello Sporting Braga ha messo in mostra una discreta attenzione in fase difensiva e, soprattutto, ottime doti in fase di spinta. Adesso le richieste non mancheranno.

    9° posto - Sergio Ramos (Spagna) - Tutto perfetto fino a 90 minuti dal termine. E' stato lui il leader della difesa spagnola che in quattro partite ha subito un solo gol su calcio piazzato. Sembrava insuperabile fino all'ultima gara del Maracana. E' venuto meno sul più bello, proprio come i suoi compagni di reparto. Il rigore calciato a lato l'immagine simbolo della sua finale.

    8° posto - Shinji Okazaki (Giappone) - Un esordio deludente contro il Brasile, poi due ottime partite contro Italia e Messico che hanno favorito il suo trasferimento dallo Stoccarda a Mainz. Occasione sfruttata nel migliore dei modi, è lui il termine offensivo più pericoloso della squadra nipponica.

    7° posto - Mario Balotelli (Italia) - Costretto ad abdicare nelle gare più importanti. Un'assenza importantissima per Prandelli che nelle sfide contro Spagna e Uruguay - nonostante una crescita importante dal punto di vista del gioco - non ha potuto fare a meno di notare la differenza di pericolosità in attacco senza Supermario. E' lui la prima punta da schierare in vista del Mondiale. In questo momento una spanna sopra tutti gli altri centravanti italiani.

    6° posto - Paulinho Brasile (Brasile) - Uno di quei centrocampisti che tutti gli allenatori vorrebbero a disposizione. Egualmente efficace in entrambe le fasi di gioco. Paulinho in questa Confederations Cup ha spiegato perché in Europa tutti sono pazzi di lui.
    E poi il gol al minuto numero 86 che ha deciso la sfida contro l'Uruguay, senza alcun dubbio la più complicata tra le cinque disputate dalla squadra di Scolari.

    5° posto - Edinson Cavani (Uruguay) - In ombra nella fase a gironi, straordinario nelle ultime due partite. Quando il gioco di fa duro i duri cominciano a giocare. Questo il motto applicato sul terreno di gioco dal Matador che ha fatto la voce grossa contro il Brasile e segnato una doppietta contro l'Italia.

    4° posto Alessandro Diamanti (Italia) - Lui e Candreva le sorprese da accogliere col sorriso in casa Italia. Premiamo Alino perché con le sue punizioni ha permesso agli azzurri di avere la meglio dell'Uruguay e conquistare il terzo posto, nonostante la squadra di Prandelli dopo 45 minuti sembrava non averne più. Punizioni decisive.

    3° posto - Fred (Brasile) - Con Torres il bomber della competizione, ma lui - a differenza dello spagnolo - non ha incontrato Tahiti. La risposta a chi accusava il Brasile di non avere un grande centravanti. Da incorniciare la sua finale.

    2° posto - Andrés Iniesta (Spagna) - Un genio del calcio che anche in questa Confederations Cup ha spiegato a tutti come si dà del tu al pallone. Giocate da fenomeno e linee di passaggio invisibili agli altri per una fase a gironi di cui lui è stato di gran lunga il migliore. Qualcosa è mancato nelle ultime due gare, ma vederlo giocare vale sempre e comunque il prezzo del biglietto.

    1° posto - Neymar (Brasile) - Tutti lo aspettavano al varco e Neymar non ha tradito le attese. Leader del Brasile a soli 21 anni e futuro da predestinato. Ha tirato fuori la nazionale verdeoro dai momenti più difficili segnando gol belli e decisivi. Ora l'approdo in Europa, in attesa del Mondiale per continuare a spiegare a tutti perché il paragone con Pelé è tutt'altro che azzardato.

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    Diamanti ?? Più Candreva oserei dire...ha fatto una gran bella Coppa!
     
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  2. ~Near®
     
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    Fred doveva essere il secondo: si è rivelato una punta di razza, un vero bomber.
     
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  3. mumbai3
     
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    .... PAULINHO e il resto e' noia......
     
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2 replies since 1/7/2013, 07:37   22 views
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