Versatilità , completezza, saper stare in campo e spessore

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  1. Principino Chivu
     
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    Ciao ragazzi,

    riprovo ad aprire un blog "old style". :)

    Voglio ragionare attorno a 4 termini di valutazione di un giocatore.
    A prescindere dal talento , che è una parola troppo vaga e spesso fuorviante se non coltivato a dovere.

    Versatlità

    Secondo voi dove si inontrano bene la versatilità di un giocatore con l'efficacia in campo?
    A me piacciono molto i giocatori duttili però spesso rischiano di rimanere "vittime" del proprio raggio troppo ampio di azione discreto e niente di veramente eccellente.
    La duttilità è un'arma in più o rappresenta un fattore su cui bisogna lavorare?

    Completezza tecnica

    Cosa intendete voi, per come vedete il calcio, con questa parola? Che un giocatore deve sapere fare più o meno tutto nel suo ruolo oppure basta che eccelle in 2-3 doti (es per un attaccante. senso del goal, rapidità, tiro).
    Un giocatore può definirsi completo anche se ha più qualità a minor spessore?
    Il sacrificio o lavoro sporco che un giocatore compie in campo lo contemplate nelle qualità tecniche?

    Saper stare in campo o tattica

    Come valutate voi il senso tattico di un giocatore, da come si muove in campo, dalla visione di gioco, dai recuperi in tackle,...?
    A volte ci sono dei giocatori che saltano meno all'occhio ma sono fondamentali a livello tattico e di equilibrio.

    Spessore

    Questa è la domanda più libera che possa esistere poichè dovrebbe dare l'idea su ogni maniera di pensare personale.
    Come valutate lo spessore di un giocatore? Considerate il piacere visivo, l'azione che ruba l'attenzone, l'efficacia, le vittorie,... ?
    È con lo spessore che misurate il livello di un giocatore?


    Potete aiutarvi con i qualche esempio di giocatori man mano che rispondete ai vari punti.

    Quale tra questi 4 punti tenete maggiormente in considerazione? Se ne avete altri sono ben accetti :)
     
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  2. shaka81
     
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    Nel mio caso vedo abbastanza nel complesso o cmq penso di farlo, non mi formalizzo su aspetti svincolandoli dagli altri come se fossero compartimenti stagni...ci sono giocatori che per interpretazione del ruolo mostrano meno alcune caratteristiche ma non è detto che non le abbiano...faccio un esempio...Vucinic...è un giocatore che parte attaccante, centravanti se vogliamo...per anni ha fatto quel lavoro che non gli chiedeva una corsa profonda ed una velocità in progressione molto interessante...una volta spostato esterno ha tirato fuori quello che aveva ma che non gli serviva mostrare da punta...quindi penso che vedere un giocatore sempre in una veste ne limita il giudizio che se ne può dare complessivamente...allo stesso modo la duttilità è uno specchietto per le allodole perchè è la risposta al non saper fare niente bene...ci sono anche livelli diversi di duttilità...Florenzi è un duttile di buon livello, Di Maria di ottimo livello, C.Ronaldo (che gioca Punta, ala, trequartista) è un duttile di livello stratosferico come sarebbe Rooney...anche Bale lo è ma lui lo è con doti preponderanti che lo sgravano rispetto agli altri come era il Kakà di quei 12-18 mesi famosi...allora io farei la differenza fra giocatori duttili e cioè che si adattano bene a molti ruoli (Florenzi, Di Maria, Bale, ma anche altri) e giocatori universali che sono quelli che hanno talmente tanta padronanza del proprio sport che ovunque li metti sono sempre tra i migliori al mondo nel ruolo specifico (Totti, C.Ronaldo, Mattheus, ecc...)...per farla breve se parlo di Florenzi e Di Maria dico che sono giocatori utili fra i migliori Jolly al mondo, se parlo di Totti dico che è uno dei migliori giocatori al mondo, stop...lo è stato da ala, lo è stato da trequartista, lo è stato da punta, lo è da regista avanzato...quindi l'universale compete senza problemi con i migliori specialisti, il duttile è sopra la media in molti ruoli ma non è il top...per essere un universale devi essere padrone del tuo sport, devi saper giocare, quindi tecnica e visione di gioco, intelligenza calcistica...questa è la cosa più difficile da trovare e che spesso ci trae in inganno perchè è pieno il mondo di dribblomani che marcano 8 giocatori e fanno gol di rabona, è più difficile trovare quello che tocca 10 palloni e 9 sono assist potenzialmente vincenti...la tecnica è anche questa, non solo stop, tiro, postura...anche sapere quale scelta è migliore nelle varie situazioni...a questo punto interviene anche il talento, il colpo di genio che magari ti fa trovare la soluzione ancora migliore di quella canonica...oppure ti fa provare la giocata particolare se utile...diciamo che mi approccio ad un giocatore vedendo queste cose:

    Qualità del calcio che si ha nei piedi (Zidane aveva una grande qualità di Calcio, inteso come sport non tiro)
    Intelligenza calcistica (Totti è il top)
    Utilità e capacità di piegare la qualità e l'intelligenza in funzione della squadra
    Doti Fisiche che mi fanno pensare ad eventuali inquadramenti tattici

    Ti faccio l'esempio di Iturbe...guardavo il mondiale per ragazzini per visionare Lamela e mi accorgo del suo dirimpettaio, Iturbe...lo seguo e noto che ha un calcio di ottima qualità, sa toccare la palla, ha tiro, dribbling ecc...l'intelligenza calcistica era da rivedere perchè giocava un po da solo, ma nel suo egoismo sapeva quando andare, crossare e tirare...l'utilità era notevole perchè pur non piegandosi molto alle esigenze della squadra alla fine le sue sgroppate creavano molto...le doti fisiche erano tipiche dell'ala sgusciante o della seconda punta...
     
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  3. Sergio Conceicao
     
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    1- se c'è meglio ma x me non è fondamentale ...
    2- difficile trovare uno che sappia fare tutto al massimo ... in base alla tipologia di giocatore si terranno in considerazione le qualità del caso e più ne ha meglio è ... poi ognuno avrà la sua scala di preferenze del dare peso alle varie qualità ...
    3- difficile spiegare a parole ... cmq in generale in fase difensiva è saper quando uscire e quando stare dentro o coprire la profondità, saper stare tra la porta e il proprio uomo, saper tenere le distanze giuste rispetto ai compagni ... in fase offensiva i movimenti senza palla e la visione di gioco rapida
    4- un mix di tutto, ma in generale l'efficacia e la concretezza (mi danno fastidio i solisti) ... non guardo minimamente all'eleganza che è una cosa , presa da sola, superflua
     
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  4. Principino Chivu
     
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    Grandissimi ragazzi !!

    Dopo scriverò anche la mia ... una cosa veloce sull'eleganza voglio dirla.. È logico che l'eleganza presa da sola non conta nulla, ma non è che non si ha piacere nel vederla in campo.
    L'eleganza deve avere un certo spessore, così come l'"essere grezzi" con una "fisicità atletica da rugbista".
    Per me l'eleganza, da appassionato di calcio, ha un valore. Diciamo che è la vera cosa che ci fa innamorare dei top player. Perché tutti hanno visto l'esplosione in questi giorni (come si attendeva da parecchio tempo) di un talento come Kovacic? Perché è elegante e tecnico.
     
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  5. Principino Chivu
     
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    Versatlità

    La versatilità s'incontra molto bene a mio avviso con il senso tattico del giocatore.
    È ovvio che alla base ci dev'essere anche la tecnica fondamentale, ma il giocatore duttile dal mio punto di vista (anche se parte da uno spessore relativamente discreto/mediocre) ha un certo coefficente di importanza da tener presente. E poi magari con questa versatilità riesce a conquistarsi posti più alti e migliorare anche di spessore. Es. quando diciamo che un giocatore cresce.
    Per me la versatilità non è fondamentale (concordo con sergio), ma importantissima.
    Nel calcio moderno credo si sia sviluppata.


    Completezza tecnica

    In questa parola in sostanza credo si debbano guardare le caratteristiche (qualitâ) del giocatore. Più un calciatore ne possiede chiaramente più è completo. Nelle caratteristiche tecniche di valutazione però una certa importanza ce l'ha pure la versatilitâ dal mio punto di vista. Più eccelli in qualcosa più in teoria potresti essere meno completo tecnicamente. Però poi è sempre lo spessore in campo a tarare tutto e difficilmente ci si specializza solo su 1-2 cose. C'è il punto debole ok, ma il resto a certi livelli credo siano caratteristiche, oserei dire. Poi l'allenamento e la costanza di gioco fanno il resto.

    Saper stare in campo o tattica


    Questo va a braccetto con la versatilità a mio avviso. O meglio la duttilità è figlia della tattica per aiutare un mister a plasmare la sua rosa e farla rendere al meglio. Un giocatore dev'essere un minimo versatile senza perdere completamente la bussola per saper passare da un modulo all'altro del suo mister senza perdere troppa completezza tecnica.
    Poi dopo è questione di abitudine nella maniera in cui uno gioca e acquisisce maggior peso specifico allenandosi lì.
    In sostanza tatticamente è importante saper fare le due fasi (specialmente a metà) e trovare la giusta sinergia coi compagni in maniera tale da rendere l'11 il più compatto possibile. Più la squadra è lunga più tutto diventa difficile a livello tattico e quindi rimanere in campo. Mi piace molto lo scritto di sergio: cmq in generale in fase difensiva è saper quando uscire e quando stare dentro o coprire la profondità, saper stare tra la porta e il proprio uomo, saper tenere le distanze giuste rispetto ai compagni ... in fase offensiva i movimenti senza palla e la visione di gioco rapida.


    Spessore


    Questo è il denominatore comune (che shaka definisce con "complesso senza formalizzarsi su aspetti svincolandoli dagli altri come se fossero compartimenti stagni..") . Ossìa il vero valore del giocatore ne rappresenta il livello in cui il giocatore è arrivato e in linea di massima che sta mantenendo. . Dico in linea di massima perché nel calcio , a prescindere dalla parabola discendente dell'età che va a penalizzare l'atleta ci possono essere degli alti e bassi dovuti a infortuni, situazioni personali, rendimento del collettivo e via dicendo che ne penalizzano lo spessore di un calciatore.
    Lo spessore rappresenta ciò che fa la differenza e classifica il singolo.
    Questo spessore è abbastanza oggettivo ma più si assottiglia a dipendenza dei nostri gusti personali diventa giocoforza soggettivo. E da qui poi si formano i "pallini" assolutamente unici per ognuno di noi, ma che non devono troppo discostarsi dalla realtà del campo.
     
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4 replies since 28/4/2014, 18:03   90 views
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