Pagelle Manchester City - Roma

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  1. stoichkov
     
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    SKORUPSKI, 6.5: spiazzato sul cmq imparabile rigore di Aguero, si fa trovare pronto sul cross basso al 75mo e su un paio di retropassaggi che avrebbero potuto metterlo in difficolta`

    MAICON, 6.5: con qualcosa piu` di mezzo voto tolto come malus per la trattenuta da rigore. Ma in avanti e` strabordante, colpisce la riserva al 6to, mette un paio di cross pazzeschi, centra un gran pallone al 73mo dopo l'1-2 con Iturbe, esce per una botta. Non fosse per l'errore iniziale a freddo, sarebbe da 7+, il migliore dopo Totti e Manolas e alla pari con Naingollan.

    - TOROSIDIS, sv.

    MANOLAS, 7.5: mostruoso! Bene su Aguero sul lato corto al 15mo, benissimo su Aguero in area al 23mo, determinante in spaccata su Silva al 31mo, la tocca di mano al 38mo ma non e` rigore, scivolava sul terreno e gli carambola addosso per inerzia. Grandissimo su Silva da due passi al 93mo, gli chiude lo specchio e lo costringe a calciare sul fondo.

    YANGA-MBIWA, 7: bravo a contrare Yaya-Toure dal dischetto al 25mo, un gran salvataggio insieme a Keita su Fernardinho all'ingresso dell'area piccola.

    COLE, 6.5: convincente su un paio di diagonali, non impatta il pallone in spaccata a centro area avversaria al 32mo, ma era cmq fuorigioco.

    PJANIC, 6.5: nel pt si disimpegna benissimo con un paio di dribbling nello stretto che fanno ripartire l'azione e creano situazioni di surplus per la Roma. Beve Demichelis, scambia con Totti, poi Hart gli si oppone al 52mo. La prima ora da 7 ma poi scoppia: tira malissimo al 65mo dal limite con lo specchio aperto avanti a se, gli manca proprio la lucidita` a quel punto, poi ha una prateria in tandem con Gervinho al 70mo ma e` stanchissimo, va lento e poi struscia il pallone... manda pure un angolo direttamente sul fondo... prima ora da 7 poi l'ultima mezz'ora in riservissima

    KEITA, 7: protegge la difesa, distribuisce palloni di estrema saggezza, aiuta parecchio sulle palle alte, e soprattutto da una mano a Yanga-Mbiwa su Fernardinho al 60mo.

    NAINGOLLAN, 7+: sradica palloni a piu` non posso e serve a Totti l'assist per il pareggio.

    FLORENZI, 6.5: partita di corsa a tutto campo con enfasi sulla collaborazione difensiva.

    - HOLEBAS, sv.

    TOTTI, 8: sabato non ha segnato perche` per lui i compleanni non esistono: non invecchia. Segna il primo gol nella perfida Albione e diventa il marcatore piu` longevo della storia della Champions. La firma e` d'autore, un cucchiaio in corsa dopo uno scatto che non ne tradisce le primavere. Ma la sua partita e` molto di piu`: serve a Maicon l'assist per la traversa al 6to, mette una palla fantastica a Gervinho al 27mo ma l'ivoriano non aggancia, fa partire il contropiede Gervinho-Naingollan-Cole al 32mo con una grandissima apertura. Nella ripresa un tiro da fuori area di un metro al lato al 50mo, regala a Pjanic la palla per il possibile 2-1 con un tacco no look. Eterno.

    - ITURBE, sv.

    GERVINHO, 6+: la sua velocita`e il suo spirito anarchico intimoriscono il City, come nella serie di rimpalli al 18mo su cui poi Hart esce bene. Ma quel pallone di Totti al 27mo va almeno agganciato... Vicino al gol in discesa solitaria al 43mo, Hart e` puntuale sul primo palo, ma poi spreca il contropiede al 77mo, perde la maniglia del pallone per un istante e poi la passa a Pjanic quando questi e` gia` accherchiato.

    All. GARCIA, 7: si presenta all'Ethiad senza 9 giocatori, la partita gli si mette male da subito, eppure spinge la sua squadra ad esibire un'ora abbondante di possesso di qualita` ed occasioni, al punto che forse meritava pure di uscire con i 3 punti. Unico appunto, Pjanic era spremuto, forse andava sostituito lui con l'abbassamento di Florenzi a centrocampo.
     
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  2. shaka81
     
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    Le mie considerazioni sono su due fronti contrapposti che dipendono da come si vuole vedere il City...allora se il City è una squadra top, che negli ultimi 3 anni vince 2 Premier, avendo la meglio nel campionato più ricco del mondo, bisogna dire che la Roma è una super-squadra Europea...una dimensione continentale che si era vista con il Milan ed in alcune prestazioni dell'Inter di Mourinho...se (ed io la penso così) il Manchester non è poi così inattaccabile va cmq detto che la Roma non solo merita il pareggio ma per un'ora buona mette alle corde gli Inglesi e non si vede in nessuna parte del campo quel missmatch di cui si parla sempre...e Yayà Toure questo, Fernandinho quello, Dzeko quell'altro...aggiungo anche che con un arbitro equo e con la Roma a rosa completa o quasi sarebbe stato un massacro...perchè il rigore di Maicon non l'ho mai visto assegnare in vita mia...soprattutto non ho visto la stessa severità in seguito, anzi si, ma a senso unico...diciamo che palla al Manchester era una partita di calcetto con ogni contatto fischiato, palla alla Roma non succedeva mai niente...poi è vero che la Roma cala nel finale ma stai giocando da 4 partite senza cambi vista la moria di giocatori che ti ha colpito, concentrata in 2 ruoli e con numeri spaventosi oltre ogni concetto statistico...non ho nulla da dire alla mia squadra, tutti bravi e convincenti anche se devo bacchettare 2 giocatori che non mi stanno piacendo per niente...Gervinho e Pjanic...il primo lo vedo molto meno preciso nel controllo, quando è in palla sbaglierà il tiro ma il primo controllo lo fa sempre bene e va via in agilità a tutti...in queste partite lo vedo incerto, sempre sul filo dell'errore, con la palla pronta ad essere persa ad ogni passo...il secondo sta sprofondando nella normalità...si addormenta, sbaglia controlli molto semplici che facilitano l'intervento degli avversari, non ci mette il colpo di genio che ci aspettiamo da lui...si inizia a piacere troppo provando filtranti impossibili, dribbling in fase difensiva ecc...ieri sbaglia una palla assassina a 20 metri dalla nostra porta, si incarta su una ripartenza di 40 metri con gervinho a 5 metri...sono tutte cose che pesano, in champions, facendo la differenza fra un pari con ottime critiche ed una vittoria...devo sottolineare la prova di Yanga-Mbiwa che non mi è dispiaciuto, non sarà pulitissimo ma è difficile da superare...il rimpianto è per gli infortunati...con Castan, DDR, Strootman sarebbe stata un'altra storia, anche perchè a partita inoltrata e giocatori stanchi avresti messo quelli che ieri hanno dominato per un'ora...tutto un altro mondo...la mia preoccupazione è per Domenica, una partita importante da giocarsi a rosa obbligata (anzi con una defezione in più)...quindi mi aspetto per l'ennesima volta una partita bugiarda...dove mancheranno i migliori centrocampisti, il miglior difensore ed un portiere molto solido...
     
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  3. mumbai3
     
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    parlo onestamente.... sono molto felice per questo risultato positivo della Roma a Manchester.... ma la cosa che mi colpisce di piu' e' stata la lungimiranza della nuova societa' che ha preso una squadra in difficolta' e con il tempo ho creato, fino adesso, una grande squadra.

    Do' a Cesare quelche' di Cesare... onore a Pallotta e Sabatini.
     
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  4. scenda
     
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    soprattutto sabatini... da quando gli hanno tolto dalle scatole Baldini non ha sbagliato un colpo.
    Gli avvicendamenti di Marcos / Benatia / Manolas sono da encomio.
    Tira fuori dal cilindro un grande allenatore ai più sconosciuto.
    Andrebbe blindato più di Pjanic.
     
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  5. Princi
     
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    Son stati bravi anche a vendere Benatia perché dopo una stagione fantastica ora pare stia stentando al Bayern.
     
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  6. shaka81
     
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    Io l'ho sempre pensato che nessuno è indispensabile specialmente in difesa...in difesa conta la fase difensiva non il singolo...se il singolo è forte magari ti mette la pezza nell'occasione sfortunata o nell'errore del compagno, ma sul lungo periodo basta avere difensori discreti ed una buona fase difensiva...Non penso che Benatia sia un difensore discreto, ma un grande difensore, penso anche che Manolas come rendimento e caratteristiche sia di quel livello li...l'unico veramente sgravato era Marcos, ma Manolas è veloce abbastanza e grosso abbastanza da non farmelo rimpiangere troppo...sulla costruzione della Rosa nulla da dire...però ci sono dei punti controversi...il primo è Destro...mi sembra abbastanza chiaro che Garcia, per come imposta il gioco, non riesca a fidarsi o a sfruttare il potenziale di Destro...e questo è grave...perchè di fatto stai giocando la Champions con Totti, Gervinho ed Iturbe che non hanno un numero di gol così importante nelle gambe...forse una scelta diversa davanti sarebbe servita, o cmq maggiore fiducia negli altri per avere soluzioni sempre pronte...il resto è solo da lodare...stai giocando senza cambi e senza rotazioni...il centrocampo di ieri sera era il centrocampo B, la difesa aveva la terza scelta come centrale di sinistra, il secondo portiere e Cole che non si capisce bene se sia carne o pesce...ci si può stare...il problema sarà domenica, alla settima partita consecutiva senza cambi...
     
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  7. scenda
     
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    CITAZIONE (shaka81 @ 1/10/2014, 12:29) 
    Io l'ho sempre pensato che nessuno è indispensabile specialmente in difesa...in difesa conta la fase difensiva non il singolo...se il singolo è forte magari ti mette la pezza nell'occasione sfortunata o nell'errore del compagno, ma sul lungo periodo basta avere difensori discreti ed una buona fase difensiva...

    assolutamente d'accordo.
    E' per questo che do sempre molto peso all'allenatore.
    Come di ci tu, il discorso vale soprattutto per la diifesa... ma anche negli altri reparti (seppur con minor peso specifico) è importante il livello del gioco e le scelte tattiche del mister per esaltare o deprimere i singoli (Gervinho insegna).
     
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  8. shaka81
     
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    CITAZIONE (scenda @ 1/10/2014, 12:37) 
    CITAZIONE (shaka81 @ 1/10/2014, 12:29) 
    Io l'ho sempre pensato che nessuno è indispensabile specialmente in difesa...in difesa conta la fase difensiva non il singolo...se il singolo è forte magari ti mette la pezza nell'occasione sfortunata o nell'errore del compagno, ma sul lungo periodo basta avere difensori discreti ed una buona fase difensiva...

    assolutamente d'accordo.
    E' per questo che do sempre molto peso all'allenatore.
    Come di ci tu, il discorso vale soprattutto per la diifesa... ma anche negli altri reparti (seppur con minor peso specifico) è importante il livello del gioco e le scelte tattiche del mister per esaltare o deprimere i singoli (Gervinho insegna).

    Io invece non do grande peso all'allenatore perchè, specialmente in Italia, quasi tutti sanno organizzare una fase difensiva...e come detto dallo stesso Garcia è più facile lavorare in difesa che in attacco...quindi un allenatore normale sa sistemare la difesa...un allenatore scarso fa danni, un allenatore forte sistema anche l'attacco...oggi l'attacco è prevalentemente lasciato ai singoli, all'invenzione, la difesa è quasi sempre organizzata...gli allenatori migliori lavorano sulla squadra...quelli normali vedi che hanno una differenza di resa, idee ed organizzazione fra fase offensiva e difensiva...per me se il prossimo anno giochi con Romagnoli e Jedvaj sei ancora affidabile dietro...e sei forte davanti senza falcao e rooney...oh ieri sera Aguero 0 tiri, Dzeko 0 tiri...Gervinho 2 tiri, Totti 2 tiri ecc...
     
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  9. scenda
     
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    CITAZIONE (shaka81 @ 1/10/2014, 15:07) 
    Io invece non do grande peso all'allenatore perchè, specialmente in Italia, quasi tutti sanno organizzare una fase difensiva...e come detto dallo stesso Garcia è più facile lavorare in difesa che in attacco...quindi un allenatore normale sa sistemare la difesa...un allenatore scarso fa danni, un allenatore forte sistema anche l'attacco...oggi l'attacco è prevalentemente lasciato ai singoli, all'invenzione, la difesa è quasi sempre organizzata...gli allenatori migliori lavorano sulla squadra...quelli normali vedi che hanno una differenza di resa, idee ed organizzazione fra fase offensiva e difensiva...per me se il prossimo anno giochi con Romagnoli e Jedvaj sei ancora affidabile dietro...e sei forte davanti senza falcao e rooney...oh ieri sera Aguero 0 tiri, Dzeko 0 tiri...Gervinho 2 tiri, Totti 2 tiri ecc...

    eh.
    e non dai peso all'allenatore... meno male!
     
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  10. shaka81
     
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    Gli do peso nel male...nel bene no...perchè un allenatore deve saper fare certe cose...cioè se un giocatore non stoppa la palla dici che è scarso, se la stoppa è normale se la stoppa e tira al volo sotto al set allora è forte...io di allenatori che stoppano e tirano sotto al set non ne vedo tanti...quindi, incidono poco in positivo...oggi è prevalente il singolo giocatore che è capace di fare tutto per evitare problemi di equilibri ai mister...
     
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  11. scenda
     
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    beh è ovvio che l'allenatore non scende in campo e non segna... però se Tizio con un allenatore fa schifo e con un altro sembra Maradona, qualcosa vorrà pur dire...

    ... e io lo chiamo incidere nel positivo!
     
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  12. shaka81
     
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    CITAZIONE (scenda @ 1/10/2014, 17:21) 
    beh è ovvio che l'allenatore non scende in campo e non segna... però se Tizio con un allenatore fa schifo e con un altro sembra Maradona, qualcosa vorrà pur dire...

    ... e io lo chiamo incidere nel positivo!

    Beh però è anche un limite...perchè tanti giocatori e tanti allenatori diventano feticci...così hai Gervinho che gioca solo con Garcia, Cerci solo con Ventura ecc...allo stesso modo hai chi ti chiede Mesto, Campagnaro ecc...per me è un limite...l'allenatore deve limitarsi a non far rendere meno i giocatori che hanno a disposizione, possibilmente massimizzandone il potenziale...poi ci sono quelli che ci mettono del loro, ma spesso sono allenatori che devono colmare un gap tecnico ed allora risolvono con il gioco (sono pochi), ad alti livelli si appiattiscono tutti e contano sui giocatori...è chiaro che ci sia una differenza fra Simeone e Capello...Capello senza i 10 più forti al mondo manco inizia a giocare, Simeone porta 10 ottimi giocatori a fare i risultati dei 10 più forti, ma poi devi vedere se con i 10 più forti fa danni o meno...però misurando le qualità solo con le vittorie si rischia di premiare sempre chi guida i 10 migliori...
     
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  13. Princi
     
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    CITAZIONE (shaka81 @ 1/10/2014, 20:29) 
    CITAZIONE (scenda @ 1/10/2014, 17:21) 
    beh è ovvio che l'allenatore non scende in campo e non segna... però se Tizio con un allenatore fa schifo e con un altro sembra Maradona, qualcosa vorrà pur dire...

    ... e io lo chiamo incidere nel positivo!

    Beh però è anche un limite...perchè tanti giocatori e tanti allenatori diventano feticci...così hai Gervinho che gioca solo con Garcia, Cerci solo con Ventura ecc...allo stesso modo hai chi ti chiede Mesto, Campagnaro ecc...per me è un limite...l'allenatore deve limitarsi a non far rendere meno i giocatori che hanno a disposizione, possibilmente massimizzandone il potenziale...poi ci sono quelli che ci mettono del loro, ma spesso sono allenatori che devono colmare un gap tecnico ed allora risolvono con il gioco (sono pochi), ad alti livelli si appiattiscono tutti e contano sui giocatori...è chiaro che ci sia una differenza fra Simeone e Capello...Capello senza i 10 più forti al mondo manco inizia a giocare, Simeone porta 10 ottimi giocatori a fare i risultati dei 10 più forti, ma poi devi vedere se con i 10 più forti fa danni o meno...però misurando le qualità solo con le vittorie si rischia di premiare sempre chi guida i 10 migliori...

    Bella tematica ragazzi, sempre il solito dilemma (squadra/allenatore).
    Ricordo ancora quando shaka, aprì il giochino della squadra col coefficente d'importanza dei mister... alla fine la responasbilità va tarata tra squadra (giocatori)e tecnico (o Ct) . Non bisogna nemmeno dimenticarsi della 3a componente che si vede meno ma è altrettanto importante e si chiama società ( o federazione calcistica come nel caso delle Nazionali maggiori).
    Non è nemmeno scontato far giocar bene i 10 più forti al mondo e più volte il Real c'ha dimostrato che la cosa non era matematica.
    Io sono convinto che ogni giocatore (e mister) abbia uno spessore personale che varia nel tempo e che poi le circostanze fanno esprimere meglio o peggio a dipendenza delle situazioni singole. Per questo io amo considerare i picchi positivi e valorizzare quello che hanno fatto di buono specialmente i calciatori. Es. Welbeck se fa bene a Manchester e all'Arsenal e stenta in Nazionale allora ti chiedi perché stenta in Nazionale..invece Cerci se fatica in Nazionale e all'Atletico ma ti faceva bene col Toro hai un'alltra dimensione..ecc..ecc.. Il bello della valutazione di un calciatore (o tecnico) poi sarebbe quello anche di valutarlo nelle sfumature di grigio della sua carriera, non solo il rendimento bianco o nero ( campione o mediocre). Totti ieri sembrava finito ( quando ti mollava il calcione a Mario), oggi si canta un'altra storia... Gira e rigira il gruppo conta molto più del singolo..e così ti spieghi come molte piccole fanno il mazzo alla nostra Inter.. :)

    Edited by Princi - 2/10/2014, 10:40
     
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  14. shaka81
     
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    CITAZIONE (Princi @ 2/10/2014, 09:15) 
    CITAZIONE (shaka81 @ 1/10/2014, 20:29) 
    Beh però è anche un limite...perchè tanti giocatori e tanti allenatori diventano feticci...così hai Gervinho che gioca solo con Garcia, Cerci solo con Ventura ecc...allo stesso modo hai chi ti chiede Mesto, Campagnaro ecc...per me è un limite...l'allenatore deve limitarsi a non far rendere meno i giocatori che hanno a disposizione, possibilmente massimizzandone il potenziale...poi ci sono quelli che ci mettono del loro, ma spesso sono allenatori che devono colmare un gap tecnico ed allora risolvono con il gioco (sono pochi), ad alti livelli si appiattiscono tutti e contano sui giocatori...è chiaro che ci sia una differenza fra Simeone e Capello...Capello senza i 10 più forti al mondo manco inizia a giocare, Simeone porta 10 ottimi giocatori a fare i risultati dei 10 più forti, ma poi devi vedere se con i 10 più forti fa danni o meno...però misurando le qualità solo con le vittorie si rischia di premiare sempre chi guida i 10 migliori...

    Bella tematica ragazzi, sempre il solito dilemma (squadra/allenatore).
    Ricordo ancora quando shaka, aprì il giochino della squadra col coefficente d'importanza dei mister... alla fine la responasbilità va tarata tra squadra (giocatori)e tecnico (o Ct) . Non bisogna nemmeno dimenticarsi della 3a componente che si vede meno ma è altrettanto importante e si chiama società ( o federazione calcistica come nel caso delle Nazionali maggiori).
    Non è nemmeno scontato far giocar bene i 10 più forti al mondo e più volte il Real c'ha dimostrato che la cosa non era matematica.
    Io sono convinto che ogni giocatore (e mister) abbia uno spessore personale che varia nel tempo e che poi le circostanze fanno esprimere meglio o peggio a dipendenza delle situazioni singole. Per questo io amo considerare i picchi positivi e valorizzare quello che hanno fatto di buono specialmente i calciatori. Es. Welbeck se fa bene a Manchester e all'Arsenal e stenta in Nazionale allora ti chiedi perché stenta in Nazionale..invece Cerci se fatica in Nazionale e all'Atletico ma ti faceva bene col Toro hai un'alltra dimensione..ecc..ecc.. Il bello della valutazione di un calciatore (o tecnico) poi sarebbe quello anche di valutarlo nelle sfumature di grigio della sua carriera, non solo il rendimento bianco o nero ( campione o mediocre). Totti ieri sembrava finito ( quando ti mollava il calcione a Mario), oggi si canta un'altra storia... Gira e rigira il gruppo conta molto più del singolo..e così ti spieghi come molte piccole fanno il mazzo alla nostra Inter.. :)

    Devo precisare che Totti non sembrava finito nemmeno quando diede il calcione a Balotelli...sono più gli altri che cercano di decretare la fine di Totti ma da circa 23 anni rimandano questo evento...la questione è che non ci sono, o sono rarissime, le grandissime squadre che vincono con il gioco...quelle che ci sono o ci sono state hanno segnato la storia...allora io di quelle squadre voglio parlare e degli allenatori che non si sono fermati a speculare sull'episodio e sul talento del singolo ma ci hanno messo del loro...ecco perchè mi piace Guardiola e non mi piace Mourinho...il portoghese è un ragioniere del calcio, lui statisticamente vince perchè guida stabilmente squadre di vertice...ma non ti ricordi cose mirabolanti dalle sue squadre...ti ricordi cavalcate epiche, in Italia abbiamo il vizio, perchè abbiamo la sindrome dell'impresa e cioè devi esaltare la vittoria sofferta, il cuore oltre l'ostacolo e queste cose qui...come se Bolt invece di correre e dare 10 metri a tutti dovesse inciampare 3 volte, cadere, rialzarsi e poi vincere di 3 cm...Guardiola è uno che messo alla guida di una squadra la rivolta e la trasforma...può riuscirci o meno ma cmq al peggio fa risultato, se va tutto bene fa la storia...in questo senso quando uno arriva al vertice tende ad essere sparagnino, giocare sul sicuro, non rischiare niente, mortificare gioco ed invenzioni...sono più indicative, sulle qualità di un allenatore, le medie squadre in cui provano a metterci del loro per colmare dei gap tecnici...ad esempio Spalletti con l'Udinese e la Roma ha fatto questo...allo Zenit molto meno...Conte nei primi anni di Juve lo ha fatto, nell'ultimo molto meno...in genere queste cose si pagano in Europa dove si richiede di giocare e non solo di speculare, perchè se la metti sulla speculazione non troverai Chievo e Sassuolo che perdono 3 palle assassine a partita...incontri Real ed Atletico, Bayern e Psg che se ne sbagli una tu ti fanno goleada...ed in questi palcoscenici si vede anche il peso specifico di un calciatore...perchè spesso c'è chi vive di prepotenza nel proprio orticello, ma appena esce e non è più tutelato, temuto, prende le pizze perchè c'è il pesce più grande di lui...
     
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  15. Princi
     
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    Si cmq Mourinho ti batté Guardiola con un Inter meno forte di quel Barça... non è sempre vera la storia del Mourinho che sfrutta il potenziale.. Guardiola è anche quello che ti accantona gli Ibrahimovic, i Mandzukic e forse i Lewandowski..buh...
    Non lo so se Guardiola ti funziona dappertutto.
    Mourinho è anche quello che è stato in grado di portarti alla vittoria col Porto (oltre che l'Inter che non vinceva da anni) e raggiungerti il 4 posto una squadra (la Uniao Leiria) che in Italia potrebbe rappresentare l'Empoli.
    Come mai col Real ti ha raccolto meno benché aveva più potenziale? Non sta in piedi questa storia del potenziale tecnico con Mou.. Lì l'ambiente era per lui ostile.

    Sul discorso di Totti vabbé bisogna stabilire anche quanto lo mistifica o quanto lo si valuta cmq un campione ma sempre essere umano come tale..
    4 anni fa attorno ai 35 anni si poteva pensare, visti anche gli infortuni che la sua carriera fosse al culmine. È stato bravissimo a mantenersi bene e tornare.
    Ma la mia domanda è: sarebbe tornato anche se c'era la Roma di Luis Enrique o Zeman? Oppure ha fatto tanto questa di Rudi Garcia...
     
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22 replies since 1/10/2014, 04:12   155 views
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