Haiti distrutta, centomila vittime

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  1. anoir
     
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    DIECI BAMBINI MUOIONO OGNI MINUTO PER FAME
    Post n°3867 pubblicato il 12 Novembre 2009 da bruno14to

    ALLA VIGILIA DEL VERTICE FAO. Il solito vertice che nulla decide ma che occuperà qualche pagina di giornale. Ai grandi della Terra nulla interessa degli affamati. Oltre un miliardo di persone senza cibo, muore un bambino ogni sei secondi.

    Si fanno sempre previsioni entusiaste: entro il 2015 il numero dei senza cibo avrebbe dovuto scendere a 425 milioni. Cifra definita a distanza di sei anni dall'obiettivo "improbabile". Anzi, il numero potrebbe aumentare.

    Servono investimenti mirati di 44 miliardi di dollari all'anno ma i paesi ricchi non hanno nessuna intenzione di mettere mano al portafoglio..Spesso lotta alla fame nel mondo sparisce dalle agende internazionali. E secondo Medici senza frontiere gli investimenti degli ultimi sette anni sono rimasti invariati. Cioè briciole..

    Sono 31 i paesi colpiti da grave crisi alimentare. E la crisi economica sta acuendo notevolmente il problema. Entro il 2015 riusciremo a raggiungere la cifra di un miliardo e mezzo di persone senza cibo..Forse è l'unico obiettivo che sono in grado di centrare!

    Ecco altre vittime. Dei poveri bambini... pensate che tra questi puo nascondersi l'erede di einstein, di tesla, di newton... forse se potessimo variare il destino di questi innocenti, ne gioverebbe l'intero mondo, non pensate?

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    AD HAITI UNA NAVE DA CROCIERA
    Post n°3915 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da bruno14to

    Tag: notizie dal mondo

    LEOGANE LA CITTà DISTRUTTA E DIMENTICATA. Si chiama Independece of the Seas ed è di proprietà della Royal Carribean International. La nave è sbarcata venerdì sull spiagge private di un resort ad un centinaio di chilometri dalla capitale. Il resort è protetto da guardie armate e da robuste palizzate. A pochi giorni dal terremoto e nel caos dell'isola con centinaia di migliaia di morti qualcuno ha il pessimo gusto di non vergognarsi nell'organizzare e/o nel non annullare una simile tappa. Un altra nave è vicina alla costa. Per fortuna in mezzo allo schifo del business a tutti i costi alcuni passeggeri si sono rifiutati di sbarcare a terra. La compagnia si giustifica: è pur vero che i turisti si godranno il sole, berranno rhum in un clima di festa mentre a centochilometri i cadaveri sono ammassati nelle strade ma i proventi della visita saranno interamente devoluti alle famiglie delle vittime....

    Leogane è stata l'epicento del sisma. Da Port au Prince a questa cittadina di campagna ci sono trenta chilometri di distruzione totale. E di disperazione. Qui i soccorsi non sono neppure arrivati, sono arrivati prima i giornalisti a raccontare l'orrore. E sono passati quasi sei giorni. Leogane non esiste più: il 90% delle costruzioni crollate, distrutte. A Leogane non esiste nulla: non esiste assistenza medica, non esistono campi di soccorso neppure di fortuna.

    A Leogane non ci sono più salvataggi da fare, non esiste neppure la speranza. Cinque-diecimila morti. Il mondo ed i soccorsi non sono neppure arrivati a Port au Prince. Non sappiamo nulla di questo inferno di aperta campagna. Migliaia di corpi seppelliti nelle fosse comuni. La disperazione non è solo quella di Port au Prince.

    su questo devo solo dire una cosa, CHE GRAN C******I. MA COME C***O ORGANIZZI UNA CROCIERA IN UN LUOGO DI DISPERAZIONE?!?!?!?!? Questa naturalmente il TG nazionale non l'ha detto. Cioe che non ci sono nemmeno campi di fortuna a Leogane e a port du prince... ma che cavolo fanno gli stati?

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    L'INFERNO DI HAITI UN PAESE FANTASMA
    Post n°3910 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da bruno14to

    Tag: notizie dal mondo

    DOPO IL TERREMOTO. Haiti è un paese fantasma. Il terremoto ha messo al centro del mondo questo paese tra i più poveri al mondo ed allo sfascio ancor prima del cataclisma. Lo stato inesistente prima è dissolto. Manca tutto, acqua, cibo e medicine. Non è ancora chiaro il bilancio della tragedia, c'è chi parla di centomila vittima altri spingono questa cifra ben oltre.

    Ci siamo accorti di Haiti anche se presto dimenticheremo come da tradizione. Un lungo cumulo di macerie costella la capitale Port au Prince. Secondo calcoli molto approssimativi sarebbero 3,5 milioni gli abitanti senza una casa, per molti la baracca nel fango. Una situazione drammatica: sono crollati tutti gli ospedali, mancano medici ed infermieri. Manca un vero coordinamento. Non ci sono nè cibo nè acqua potabile con tutti i rischi per la salute

    Migliaia di profughi stanno tentando di abbandonare Haiti. La repubblica dominicana chiude le frontiere anche se permette il ricovero dei feriti gravi. A Port-au-Prince la situazione è drammatica. Morti ovunque, nessuno è in grado di precisare le dimensioni del dramma, forse ci vorranno mesi.

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    HAITI: SI TEMONO 200MILA MORTI
    Post n°3911 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da bruno14to

    Tag: notizie dal mondo

    LOTTA PER IL CIBO. E' un disastro umanitario terrificante. Haiti è stata completamente sventrata dal terremoto ed il tessuto sociale poverissimo ne pagherà le conseguenze per decenni. Si temono duecentomila morti. Non c'è nulla. Nè acqua potabile nè cibo nè ospedali. Solo miseria nera ancor più nera di quella già nerissima precedente il terremoto.

    Port au Prince, la capitale, è un ammasso di cadaveri a cielo aperto. L'unico quartiere della capitale, Nazon che si risollevava rispetto alla sterminata distesa di bidonville è andato distrutto. Qui non c'erano baracche nel fango ma case in mattoni eleganti o normali. A Port au Prince si temono le epidemie. Decine di migliaia di cadaveri sono ancora sotto le macerie.

    E' una corsa contro il tempo. Non ci sono mezzi non ci sono ospedali. Ed oltre al colera si temono anche infezioni da tetano per le ferite non curate. Mancano gli antibiotici, manca il cibo. La rete idrica è andata distrutta nei pochi quartieri in cui esisteva. Dominano le gang nel caos totale del dopo terremoto. Gang che hanno ucciso un numero imprecisato di soldati dell'Onu brasiliani. Soldati brasiliani che dovranno scortare gli aiuti e non nascondono la volontà di vendetta.

    la mia immaginazione non può arrivare a tanto. questo si chiama sciacallaggio tra poveri...

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    HAITI: SI TEME LA RIVOLTA
    Post n°3912 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da bruno14to

    LA VERGOGNOSA FUGA DELL'ONU-Un capitolo nerissimo nella storia dell'Onu. Il personale di un ospedale da campo nel cuore di Port au Prince è stato evacuato improvvisamente nella notte tra venerdì e sabato. Era uno dei pochi funzionanti, forse l'unico. E' rimasto solo Sanjay Gupta medico e reporter della CNN!. La stessa CNN ne ha fatto un caso internazionale e l'Onu ha promesso immediata retromarcia..Ma intanto per non meglio precisati rischi di disordini via tutti. Quale autorità avrà l'Onu ad Haiti dopo questa tremenda figuraccia????

    Manca tutto e sono passati cinque giorni. L'isola è nella mani delle gang della City Soleil e della marea di disperati dei campi profughi. Senza cibo, acqua, assistenza. Il futuro di Haiti è nella mani di questi disperati forse senza neppur aver più nulla su cui piangere. E' una fuga di tutti verso il nulla. E' in pieno centro di Port au Prince che sorge la tendopoli più grande. Niente acqua, niente cibo, niente cure. Con enormi rischi per la diffusione di epidemie. L'assenza di cibo ed acqua inasprisce gli animi. Il governo si è dissolto, non esiste lo stato. L'unica salvezza sono i soccorsi internazionali che tardano ad arrivare. E le gang del machete imperversano. Entrano nei campi profughi e rubano. Non succede nulla. Quando arriva qualche derrata alimentare arrivano le gang e rubano anche quella. L'Onu bontà sua sostiene che sotto le tende ci sono persone che non mangiano da 90 ore.

    Ogni ora che passa c'è il rischio che il bilancio divenga ancora più grave. Dobbiamo domandarci perchè Haiti, poverissima, è stata dimenticata per decenni?

    Bhe ecco chi dovrebbe rappresentare la sicurezza nei vari stati... veramente seri...

    Fonte: BRUNO14
    Questo blog riporta tutte le notizie che i nostri cari TG non vogliono mettere in onda ;). Questo utente ha il mio totale rispetto e riconoscenza...
     
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  2. Frank.8
     
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    Anoir, purtroppo c'è tanta, troppa merda al mondo, ed è per questo che a volte c'è gente che pensa che l'unica soluzione sarebbe l'Apocalisse (parlando sempre teologicamente e non razionalmente); sarebbe come premere il tasto Reset.

    Ci sono troppe cose che non funzionano, io da ragazzo sognatore mi pongo sempre il problema di riuscire a trasmettere un qualcosa un giorno con la mia musica, ma temo che risolvere anche l'1% dei problemi nel mondo sia praticamente impossibile per una minoranza così povera come quelli a cui gliene frega qualcosa delle conseguenze delle azioni. Quelli che ascoltano ancora quella voce interiore comunemente chiamata coscienza sono sempre più pochi...
     
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16 replies since 14/1/2010, 19:16   105 views
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